Giancarlo Bellora founded Studio Santandrea in Milan during Fall 1968, starting a strong exhibition activity until 1981. Rebuilding the sequence of events in the gallery was usually done by studying small invitations and catalogs of enumerated exhibitions (nos. 1-97) arranged from 1969 to 1981; however, by consulting photographic documentation produced by several photographers involved by Bellora from the beginning, we can cast new light on this first exhibition season (1968-69). This text aims to rebuild the sequence of exhibition planned in 1968-69 by printed sources (newspaper and art journals) and, above all, by photos kept at Guidetti Ricci Archives and Enrico Cattaneo Archives. Therefore the comparison between the photographers Johnny Ricci and Enrico Cattaneo allows not only to acquire essential information, but also, and especially, to point out how photographic image takes on a “critical” and “creative” role in understanding artworks.

Nell’autunno del 1968 Giancarlo Bellora apre lo Studio Santandrea in via Sant’Andrea 21 a Milano dando avvio a un’intensa attività espositiva fino al 1981. La ricostruzione delle vicende dello Studio Santandrea è stata generalmente condotta attraverso lo studio degli inviti e dei piccoli cataloghi delle mostre numerate (n. 1-97) organizzate tra il 1969 e il 1981, tuttavia il supporto fotografico derivante dal lavoro di diversi fotografi della cui collaborazione Bellora si avvale fin dagli esordi, è possibile gettare nuova luce sull’attività espositiva del primo anno di attività (1968-69). Il testo si propone di ricostruire la sequenza delle mostre organizzate in questo primo periodo attraverso l’uso di fonti a stampa (quotidiani e riviste d’arte) e soprattutto tramite i materiali fotografici conservati presso gli archivi Guidetti Ricci ed Enrico Cattaneo. Il confronto tra il lavoro di due fotografi come Johnny Ricci ed Enrico Cattaneo consente così non solo di acquisire informazioni essenziali, ma, soprattutto, di mettere in luce come l’immagine fotografica assuma una funzione “critica” e “intepretativa” nella lettura e nella comprensione delle pere d’arte.

Prospezioni sullo Studio Santandrea attorno al 1969 attraverso gli archivi dei fotografi Enrico Cattaneo e Johnny Ricci / D. Colombo. - In: STUDI DI MEMOFONTE. - ISSN 2038-0488. - 2022:28(2022), pp. 212-242.

Prospezioni sullo Studio Santandrea attorno al 1969 attraverso gli archivi dei fotografi Enrico Cattaneo e Johnny Ricci

D. Colombo
2022

Abstract

Giancarlo Bellora founded Studio Santandrea in Milan during Fall 1968, starting a strong exhibition activity until 1981. Rebuilding the sequence of events in the gallery was usually done by studying small invitations and catalogs of enumerated exhibitions (nos. 1-97) arranged from 1969 to 1981; however, by consulting photographic documentation produced by several photographers involved by Bellora from the beginning, we can cast new light on this first exhibition season (1968-69). This text aims to rebuild the sequence of exhibition planned in 1968-69 by printed sources (newspaper and art journals) and, above all, by photos kept at Guidetti Ricci Archives and Enrico Cattaneo Archives. Therefore the comparison between the photographers Johnny Ricci and Enrico Cattaneo allows not only to acquire essential information, but also, and especially, to point out how photographic image takes on a “critical” and “creative” role in understanding artworks.
Nell’autunno del 1968 Giancarlo Bellora apre lo Studio Santandrea in via Sant’Andrea 21 a Milano dando avvio a un’intensa attività espositiva fino al 1981. La ricostruzione delle vicende dello Studio Santandrea è stata generalmente condotta attraverso lo studio degli inviti e dei piccoli cataloghi delle mostre numerate (n. 1-97) organizzate tra il 1969 e il 1981, tuttavia il supporto fotografico derivante dal lavoro di diversi fotografi della cui collaborazione Bellora si avvale fin dagli esordi, è possibile gettare nuova luce sull’attività espositiva del primo anno di attività (1968-69). Il testo si propone di ricostruire la sequenza delle mostre organizzate in questo primo periodo attraverso l’uso di fonti a stampa (quotidiani e riviste d’arte) e soprattutto tramite i materiali fotografici conservati presso gli archivi Guidetti Ricci ed Enrico Cattaneo. Il confronto tra il lavoro di due fotografi come Johnny Ricci ed Enrico Cattaneo consente così non solo di acquisire informazioni essenziali, ma, soprattutto, di mettere in luce come l’immagine fotografica assuma una funzione “critica” e “intepretativa” nella lettura e nella comprensione delle pere d’arte.
Giancarlo Bellora; Studio Santandrea; Enrico Cattaneo; Johnny Ricci; fotografia; installazioni; anni Sessanta e Settanta; mac-art; Baj; Dangelo; Dova, Scanavino; De Filippi; Cagnone; Elio Mariani, Sangregorio; Bertini; Rotella;
Settore L-ART/03 - Storia dell'Arte Contemporanea
2022
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