L’obiettivo dello studio. Imaging di perfusione miocardica (MPI) con la tomografia computerizzata a emissione di singolo fotone (SPECT) è un importante strumento diagnostico non invasivo nella diagnosi, stratificazione del rischio e prognosi per la malattia delle arterie coronarie (CAD). La valutazione quantitativa del flusso sanguigno miocardico (MBF) e della riserva di flusso coronarico (CFR) consente un giudizio sulla gravità della CAD, il monitoraggio della sua progressione e la valutazione dell'efficacia di strategie terapeutiche anti-ischemiche. La PET/TC è considerata lo standard per le valutazioni quantitative del MBF, ma richiede traccianti di breve emivita, costosi e non ampiamente disponibili. La SPECT con i rivelatori del Tellururo di Cadmio e Zinco (CZT) permette l'acquisizione dinamica e la quantificazione del MBF. Lo scopo del presente studio è di valutare degli indici del MBF e della CFR con 99mTc-tetrofosmina su una CZT SPECT del reparto di Medicina Nucleare presso l’Istituto Maugeri IRCCS Veruno e confrontarli con quelli ottenuti con 13N-NH3 su una PET/CT presso reparto di Medicina Nucleare ASST- Spedali Civili di Brescia. Inoltre, abbiamo esaminato i valori del MBF e della CFR con due diverse posizioni della ROI 3D utilizzata per l'estrazione della funzione di ingresso (nella cavità del VS – metodo 1 (M1) ed in sede valvolare – metodo 2 (M2) per capire, se questo fattore risulta vincolante per l’analisi. Materiali e metodi. Sono stati valutati 8 pazienti a riposo e sotto lo stress farmacologico con 99mTc-tetrofosmina-CZT. Il MBF e la CFR sono stati misurati da CZT senza AC (NAC-CZT) con due diverse posizioni della ROI 3D per la funzione di ingresso (input function): nella cavità del ventricolo sinistro (M1) ed in sede valvolare (M2). Successivamente è stato effettuato il confronto con i dati ottenuti con 13N-NH3 su una PET/CT presso il reparto di Medicina Nucleare ASST- Spedali Civili di Brescia. Risultati. Nelle misurazioni del MBF a riposo e sotto stress e della CFR globali tra la NAC-CZT (M1 e M2) e la PET è stata rilevata una correlazione statisticamente significativa tra i valori del MBF sotto stress ottenuti con la NAC-CZT M2 e la PET (P = 0,0164). I valori della CFR globali e regionali valutati sia con NAC-CZT M1 che NAC-CZT M2 non sono statisticamente correlabili con quelli ottenuti con la PET (P per tutti i confronti > 0,05). Tuttavia, i valori della CFR ottenuti con NAC-CZT M1 vs NAC-CZT M2 si correlano bene sia a livello globale (P = 0,0247) che a livello regionale nei territori LAD (P = 0,0227) e LCX (P = 0,0246), mentre è assente la correlazione significativa nel territorio RCA (P = 0, 2045). Conclusioni. La misurazione del MBF e della CFR ad oggi è diventata possibile nella pratica clinica grazie alla diffusa disponibilità della CZT-SPECT, il software integrato risulta riproducibile e non è vincolato dal lavoro dell’operatore. La correlazione tra la CZT e la PET/TC non è perfetta e quindi la CZT ancora non può essere considerata completamente sostitutiva per la misurazione del MBF e della CFR. Multiple sfide tecniche e incongruenze contribuiscono all’imprecisione complessiva della misurazione della CFR con la SPECT, con conseguente variazione delle sue stime e delle diverse soglie per il rilevamento dell'ischemia tra i vari studi sui pazienti e i diversi centri di imaging. Pertanto, dato il rischio di una sovra o sotto-diagnosi in base alla bassa accuratezza delle misure, l’utilizzo di questo metodo nella pratica clinica va impiegato solo selettivamente e con cautela. Infine, per una valutazione appropriata del paziente, i valori della CFR dovrebbero essere interpretati in combinazione con gli altri indicatori validati di malattia, compresi i modelli di perfusione e le misure funzionali, così come la storia clinica
VALUTAZIONE RISERVA PERFUSORIA MIOCARDICA MEDIANTE GAMMA CAMERA A SEMICONDUTTORI: VANTAGGI E LIMITI / A. Solop. - (2023 Jan 17).
VALUTAZIONE RISERVA PERFUSORIA MIOCARDICA MEDIANTE GAMMA CAMERA A SEMICONDUTTORI: VANTAGGI E LIMITI
A. Solop
2023
Abstract
L’obiettivo dello studio. Imaging di perfusione miocardica (MPI) con la tomografia computerizzata a emissione di singolo fotone (SPECT) è un importante strumento diagnostico non invasivo nella diagnosi, stratificazione del rischio e prognosi per la malattia delle arterie coronarie (CAD). La valutazione quantitativa del flusso sanguigno miocardico (MBF) e della riserva di flusso coronarico (CFR) consente un giudizio sulla gravità della CAD, il monitoraggio della sua progressione e la valutazione dell'efficacia di strategie terapeutiche anti-ischemiche. La PET/TC è considerata lo standard per le valutazioni quantitative del MBF, ma richiede traccianti di breve emivita, costosi e non ampiamente disponibili. La SPECT con i rivelatori del Tellururo di Cadmio e Zinco (CZT) permette l'acquisizione dinamica e la quantificazione del MBF. Lo scopo del presente studio è di valutare degli indici del MBF e della CFR con 99mTc-tetrofosmina su una CZT SPECT del reparto di Medicina Nucleare presso l’Istituto Maugeri IRCCS Veruno e confrontarli con quelli ottenuti con 13N-NH3 su una PET/CT presso reparto di Medicina Nucleare ASST- Spedali Civili di Brescia. Inoltre, abbiamo esaminato i valori del MBF e della CFR con due diverse posizioni della ROI 3D utilizzata per l'estrazione della funzione di ingresso (nella cavità del VS – metodo 1 (M1) ed in sede valvolare – metodo 2 (M2) per capire, se questo fattore risulta vincolante per l’analisi. Materiali e metodi. Sono stati valutati 8 pazienti a riposo e sotto lo stress farmacologico con 99mTc-tetrofosmina-CZT. Il MBF e la CFR sono stati misurati da CZT senza AC (NAC-CZT) con due diverse posizioni della ROI 3D per la funzione di ingresso (input function): nella cavità del ventricolo sinistro (M1) ed in sede valvolare (M2). Successivamente è stato effettuato il confronto con i dati ottenuti con 13N-NH3 su una PET/CT presso il reparto di Medicina Nucleare ASST- Spedali Civili di Brescia. Risultati. Nelle misurazioni del MBF a riposo e sotto stress e della CFR globali tra la NAC-CZT (M1 e M2) e la PET è stata rilevata una correlazione statisticamente significativa tra i valori del MBF sotto stress ottenuti con la NAC-CZT M2 e la PET (P = 0,0164). I valori della CFR globali e regionali valutati sia con NAC-CZT M1 che NAC-CZT M2 non sono statisticamente correlabili con quelli ottenuti con la PET (P per tutti i confronti > 0,05). Tuttavia, i valori della CFR ottenuti con NAC-CZT M1 vs NAC-CZT M2 si correlano bene sia a livello globale (P = 0,0247) che a livello regionale nei territori LAD (P = 0,0227) e LCX (P = 0,0246), mentre è assente la correlazione significativa nel territorio RCA (P = 0, 2045). Conclusioni. La misurazione del MBF e della CFR ad oggi è diventata possibile nella pratica clinica grazie alla diffusa disponibilità della CZT-SPECT, il software integrato risulta riproducibile e non è vincolato dal lavoro dell’operatore. La correlazione tra la CZT e la PET/TC non è perfetta e quindi la CZT ancora non può essere considerata completamente sostitutiva per la misurazione del MBF e della CFR. Multiple sfide tecniche e incongruenze contribuiscono all’imprecisione complessiva della misurazione della CFR con la SPECT, con conseguente variazione delle sue stime e delle diverse soglie per il rilevamento dell'ischemia tra i vari studi sui pazienti e i diversi centri di imaging. Pertanto, dato il rischio di una sovra o sotto-diagnosi in base alla bassa accuratezza delle misure, l’utilizzo di questo metodo nella pratica clinica va impiegato solo selettivamente e con cautela. Infine, per una valutazione appropriata del paziente, i valori della CFR dovrebbero essere interpretati in combinazione con gli altri indicatori validati di malattia, compresi i modelli di perfusione e le misure funzionali, così come la storia clinicaFile | Dimensione | Formato | |
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