La disciplina in materia di controlled foreign companies e` stata modificata dal d.lgs. n. 147 del 2015 (c.d. decreto sull’internazionalizzazione) e, a distanza di poco tempo, nuovamente rivisitata con la legge di stabilita` 2016. Tali modifiche hanno parzialmente mi- gliorato la formulazione testuale della norma (in particolare, con riferimento alle modalita` di determinazione del reddito); adeguato il testo al diritto vivente (in materia di interpello); modificato la procedura accertativa (con l’estensione del contraddittorio anticipato, ma anche con l’introduzione di obblighi dichiarativi per il contribuente e di specifiche sanzioni); nonche ́ ridisegnato l’ambito oggettivo di applicazione (con la rinuncia all’attuazione delle white list e l’abbandono delle black list). Tali interventi normativi, tuttavia, comportano l’insorgere di forti dubbi applicativi – in particolare, proprio con riferimento all’ambito oggettivo di applicazione – e non hanno dato seguito ad alcune indicazioni diramate a livello internazionale (ad esempio, in materia di cause di esclusione).
La disciplina in materia di controlled foreign companies alla luce delle modifiche apportate dalla legge di stabilità 2016 e nell’attesa dell’attuazione della “Direttiva anti-Beps” / E.M. Bagarotto. - In: DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIA. - ISSN 0012-3447. - 2017:3(2017), pp. 954-982.
La disciplina in materia di controlled foreign companies alla luce delle modifiche apportate dalla legge di stabilità 2016 e nell’attesa dell’attuazione della “Direttiva anti-Beps”
E.M. Bagarotto
2017
Abstract
La disciplina in materia di controlled foreign companies e` stata modificata dal d.lgs. n. 147 del 2015 (c.d. decreto sull’internazionalizzazione) e, a distanza di poco tempo, nuovamente rivisitata con la legge di stabilita` 2016. Tali modifiche hanno parzialmente mi- gliorato la formulazione testuale della norma (in particolare, con riferimento alle modalita` di determinazione del reddito); adeguato il testo al diritto vivente (in materia di interpello); modificato la procedura accertativa (con l’estensione del contraddittorio anticipato, ma anche con l’introduzione di obblighi dichiarativi per il contribuente e di specifiche sanzioni); nonche ́ ridisegnato l’ambito oggettivo di applicazione (con la rinuncia all’attuazione delle white list e l’abbandono delle black list). Tali interventi normativi, tuttavia, comportano l’insorgere di forti dubbi applicativi – in particolare, proprio con riferimento all’ambito oggettivo di applicazione – e non hanno dato seguito ad alcune indicazioni diramate a livello internazionale (ad esempio, in materia di cause di esclusione).File | Dimensione | Formato | |
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