This article analyses the evolution of job classification systems in relation to technological change and new organizational models. Through the analysis of sector level collective bargaining, the research con trasts traditional job-based classification systems with new classification techniques based on roles and skills, with the aim of evaluating their impact on the employment relationship and industrial relations. While new classification systems reflect the organisational evolution of technologically advanced companies, where skills and professional training might be a lever of capability and competitiveness, the effects on low-skilled jobs could prove controversial. Instead of enhancing the freedom and humanity of work, in labour-intensive labour markets the classification emphasis on skills and professional training risks legitimising human resource management policies aimed at downsizing labour cost while extending the area of workers’ obligations.

L’articolo analizza il cambiamento dei sistemi di classificazione e inquadramento del personale in relazione all’evoluzione tecnologica e dei modelli organizzativi. Attraverso l’analisi della contrattazione collettiva, la ricerca confronta i modelli di inquadramento per mansioni con i nuovi sistemi di classificazione basati su ruoli e competenze, con l’obiettivo di valutare il relativo impatto sul piano del rapporto di lavoro e delle relazioni industriali. Se i sistemi di classificazione basati su ruoli e competenze riflettono l’evoluzione organizzativa nelle aziende tecnologicamente più avanzate, in cui professionalità e formazione professionale possono effettivamente essere valorizzate in quanto leve di capability e di competitività, gli effetti sui mercati del lavoro ad alta intensità di manodopera poco qualificata potrebbero rilevarsi controversi. In questi contesti, anziché valorizzare la libertà e il senso di umanità del lavoro, l’enfasi classificatoria sulle competenze e sulla formazione rischia di legittimare politiche di gestione delle risorse umane orientate al mero contenimento dei costi e al contestuale ampliamento delle prestazioni esigibili dal lavoratore.

Competenze e formazione nei sistemi d'inquadramento di nuova generazione / P. Tomassetti. - In: RIVISTA GIURIDICA DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE. - ISSN 0392-7229. - 2022:2(2022 Jul), pp. 191-213.

Competenze e formazione nei sistemi d'inquadramento di nuova generazione

P. Tomassetti
2022

Abstract

This article analyses the evolution of job classification systems in relation to technological change and new organizational models. Through the analysis of sector level collective bargaining, the research con trasts traditional job-based classification systems with new classification techniques based on roles and skills, with the aim of evaluating their impact on the employment relationship and industrial relations. While new classification systems reflect the organisational evolution of technologically advanced companies, where skills and professional training might be a lever of capability and competitiveness, the effects on low-skilled jobs could prove controversial. Instead of enhancing the freedom and humanity of work, in labour-intensive labour markets the classification emphasis on skills and professional training risks legitimising human resource management policies aimed at downsizing labour cost while extending the area of workers’ obligations.
L’articolo analizza il cambiamento dei sistemi di classificazione e inquadramento del personale in relazione all’evoluzione tecnologica e dei modelli organizzativi. Attraverso l’analisi della contrattazione collettiva, la ricerca confronta i modelli di inquadramento per mansioni con i nuovi sistemi di classificazione basati su ruoli e competenze, con l’obiettivo di valutare il relativo impatto sul piano del rapporto di lavoro e delle relazioni industriali. Se i sistemi di classificazione basati su ruoli e competenze riflettono l’evoluzione organizzativa nelle aziende tecnologicamente più avanzate, in cui professionalità e formazione professionale possono effettivamente essere valorizzate in quanto leve di capability e di competitività, gli effetti sui mercati del lavoro ad alta intensità di manodopera poco qualificata potrebbero rilevarsi controversi. In questi contesti, anziché valorizzare la libertà e il senso di umanità del lavoro, l’enfasi classificatoria sulle competenze e sulla formazione rischia di legittimare politiche di gestione delle risorse umane orientate al mero contenimento dei costi e al contestuale ampliamento delle prestazioni esigibili dal lavoratore.
contrattazione collettiva; sindacato; classificazione; mansioni; competenze
Settore IUS/07 - Diritto del Lavoro
lug-2022
15-giu-2022
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