Nel 1912, in uno dei suoi “saggi italiani” intitolato Verismo e idealismo nella letteratura inglese [Daniel Defoe e William Blake] scriveva: «pedanti si affaticavano a scoprire i minuscoli sbagli in cui il grande battistrada del movimento verista era incorso. […] Hanno ragione i pedanti: gli sbagli ci sono; ma l’ampio fiume del nuovo verismo li asporta maestosamente come fiasche e giunchi divelti dalla piena.» Le critiche dei pedanti riguardavano per lo più l’effetto di reale del romanzo, ma non ne sono mancate altre, mosse alla sua strategia compositiva (se di strategia si può parlare): Moll Flanders sarebbe un romanzo senza una vera struttura, che mette semplicemente in successione le “fortune” e “sfortune” della sua protagonista. A ciò si aggiungerebbero alcuni innesti al limite del verosimile: l’agnizione con la madre in Virginia; il momento in cui Moll Flanders chiama il nome dell’amato Jemy, che l’ha appena abbandonata, e questi la sente pur a dodici miglia di distanza (e torna indietro); o, seppure in modo meno smaccato, la coincidenza per cui, quando Moll inizia a rubare e, disperata torna dalla ‘Governante’, anche quest’ultima (guarda caso!), nel gestire un banco dei pegni, pratica attività illegali. A prima vista coincidenze, o eventi inverosimili, questi tre episodi hanno in realtà una decisa consistenza narrativa. Sosterrò infatti che si tratta di “trame concorrenti” a quella di Moll. Mostrerò innanzitutto come una simile concorrenza sia già evocata nella lunga prefazione dell’editor. Procederò poi a illustrare quali ricadute questo abbia sulla configurazione del patto narrativo e sulle strategie retoriche dell’inaffidabile narratrice autodiegetica. Infine, mostrerò come si tratti di trame che si dispongono su vettori contrari – perpendicolari – a quello orizzontale della vicenda narrata, e come esse delineino una rete di relazioni – familiari o para-familiari – che aprono orizzonti di lettura che il novel, nel corso del Settecento, farà proprie e approfondirà nel dettaglio, ma che in Moll Flanders contribuiscono, con la loro inverosimiglianza, a delineare un nuovo personaggio femminile.

Moll Flanders: improbabile eroina di trame concorrenti / S. Sullam (I LIBRI DELL'ASSOCIAZIONE SIGISMONDO MALATESTA. STUDI DI LETTERATURE COMPARATE). - In: L’inverosimile realistico e le coincidenze impossibili : Quando il racconto diventa immotivato, incoerente, improbabile / [a cura di] A. Grilli. - Pisa : Pacini, 2022. - ISBN 979-12-5486-055-7. - pp. 75-94

Moll Flanders: improbabile eroina di trame concorrenti

S. Sullam
2022

Abstract

Nel 1912, in uno dei suoi “saggi italiani” intitolato Verismo e idealismo nella letteratura inglese [Daniel Defoe e William Blake] scriveva: «pedanti si affaticavano a scoprire i minuscoli sbagli in cui il grande battistrada del movimento verista era incorso. […] Hanno ragione i pedanti: gli sbagli ci sono; ma l’ampio fiume del nuovo verismo li asporta maestosamente come fiasche e giunchi divelti dalla piena.» Le critiche dei pedanti riguardavano per lo più l’effetto di reale del romanzo, ma non ne sono mancate altre, mosse alla sua strategia compositiva (se di strategia si può parlare): Moll Flanders sarebbe un romanzo senza una vera struttura, che mette semplicemente in successione le “fortune” e “sfortune” della sua protagonista. A ciò si aggiungerebbero alcuni innesti al limite del verosimile: l’agnizione con la madre in Virginia; il momento in cui Moll Flanders chiama il nome dell’amato Jemy, che l’ha appena abbandonata, e questi la sente pur a dodici miglia di distanza (e torna indietro); o, seppure in modo meno smaccato, la coincidenza per cui, quando Moll inizia a rubare e, disperata torna dalla ‘Governante’, anche quest’ultima (guarda caso!), nel gestire un banco dei pegni, pratica attività illegali. A prima vista coincidenze, o eventi inverosimili, questi tre episodi hanno in realtà una decisa consistenza narrativa. Sosterrò infatti che si tratta di “trame concorrenti” a quella di Moll. Mostrerò innanzitutto come una simile concorrenza sia già evocata nella lunga prefazione dell’editor. Procederò poi a illustrare quali ricadute questo abbia sulla configurazione del patto narrativo e sulle strategie retoriche dell’inaffidabile narratrice autodiegetica. Infine, mostrerò come si tratti di trame che si dispongono su vettori contrari – perpendicolari – a quello orizzontale della vicenda narrata, e come esse delineino una rete di relazioni – familiari o para-familiari – che aprono orizzonti di lettura che il novel, nel corso del Settecento, farà proprie e approfondirà nel dettaglio, ma che in Moll Flanders contribuiscono, con la loro inverosimiglianza, a delineare un nuovo personaggio femminile.
Moll Flanders; novel; inverosimile; verosimile; realismo
Settore L-LIN/10 - Letteratura Inglese
2022
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