Il virus di Wuhan ed i suoi effetti sul sistema di welfare in Italia

La Pandemia da Covid-19, in Italia e nel Mondo, ha accentuato la crisi dell’organizzazione dello Stato, dando luogo ad inediti conflitti tra poteri locali e centrali, ed è stata messa in discussione la credibilità di quasi tutte le istituzioni pubbliche; in special modo la decreta-zione d’urgenza ha scosso l’autorità del Parlamento e la soluzione ad alcuni problemi critici, come la distribuzione dei vaccini, è stata affidata all’Esercito che emerge come unica istituzione affidabile, aprendo scenari pericolosi per la stessa democrazia. Effetti di lungo periodo di questo Stato di Eccezione – o di un simile stato di guerra non deliberato formalmente – iniziano a delinearsi rispetto al sistema di welfare che – sempre nell’ipotesi che si intende formulare – assume i caratteri di un sistema sociale di warfare. Come conseguenza verificabile, nel medio periodo, è prevedibile la mutazione dei tratti del welfare che assumerà i caratteri di strumento di ingegneria sociale per ridisegnare classi e ceti sociali in funzione di una idea di sviluppo non frutto di scelte democratiche ma imposte dalle elités che hanno il potere di governare il dopoguerra, di una guerra non dichiarata.