The most severe preventive measures are applied by the jurisdictional authority at the end of a procedure the nature of which is now — after a slow development both in regulations and interpretation — recognized as being jurisdictional. The ‘jurisdictionalization’ process accomplished by preventive proceedings has also influenced the theoretical categorization of the order whereby such proceedings are closed. While it was originally labeled as an administrative measure, nowadays such order is deemed to be like a judgment in nature. This interpretative approach has brought with it, in the theoretical analysis of the matter, the concept of res judicata. However, looking at the applicable law, it seems that such measures are indeed characterized by a particular superseding effect, similar to that featured by procedural foreclosures. In this article, the author addresses the theoretical basis of this particular type of so-called res judicata. To this end, the author first provides a brief overview of the main features of the decisions ‘rebus sic stantibus’ and the provisional decisions made in light of currently available evidence, which are categories that, although used as equivalent in subiecta materia, are kept distinct by scholars in their theoretical analysis. In light of such interpretative guidelines, the Author then examines the state of the art of the measures concerning special surveillance for public safety and preventive confiscation. Such categories, due to their peculiarities, deserve independent reflections. At the end of this analysis, the Author emphasizes the theoretical uncertainties surrounding the superseding effect of the so-called res judicata in the current prevention system

Le misure di prevenzione maggiormente afflittive vengono applicate dall’autorità giudiziaria all’esito di un rito cui oggi, dopo una lenta evoluzione normativa e interpretativa, si riconosce natura giurisdizionale. Il percorso di ‘giurisdizionalizzazione’ compiuto dal procedimento di prevenzione ha influenzato anche l’inquadramento teorico del decreto con cui esso si conclude: se originariamente veniva etichettato quale provvedimento di carattere amministrativo, oggi si ritiene abbia natura di sentenza. Questo approdo interpretativo ha portato con sé, nelle ricostruzioni teoriche della materia, la categoria del giudicato. Tuttavia, volgendo lo sguardo al diritto vivente, emerge che i provvedimenti con cui si conclude il processo di prevenzione sono caratterizzati da una particolare cedevolezza, assimilabile a quella che caratterizza le preclusioni processuali. Nel presente contributo, l’A. si interroga sul fondamento teorico di questa fisionomia del c.d. giudicato di prevenzione. A tal fine, vengono anzitutto brevemente richiamati i tratti salienti dei provvedimenti ‘allo stato degli atti’ e dei provvedimenti ‘rebus sic stantibus’, categorie che, sebbene in subiecta materia vengano utilizzate come equivalenti, sono tenute distinte nelle ricostruzioni teoriche della dottrina. Alla luce di tali coordinate interpretative viene esaminato lo stato dell’arte sui provvedimenti in materia di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e di confisca di prevenzione, istituti che — per le loro peculiarità — richiedono riflessioni autonome. All’esito di questa analisi, l’A. mette in luce le incertezze teoriche che oggi avvolgono la cedevolezza del c.d. giudicato di prevenzione

La cedevolezza del cosiddetto giudicato di prevenzione: alla ricerca di un fondamento giustificativo / D. Albanese. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE. - ISSN 0557-1391. - 64:4(2021), pp. 1397-1440.

La cedevolezza del cosiddetto giudicato di prevenzione: alla ricerca di un fondamento giustificativo

D. Albanese
2021

Abstract

The most severe preventive measures are applied by the jurisdictional authority at the end of a procedure the nature of which is now — after a slow development both in regulations and interpretation — recognized as being jurisdictional. The ‘jurisdictionalization’ process accomplished by preventive proceedings has also influenced the theoretical categorization of the order whereby such proceedings are closed. While it was originally labeled as an administrative measure, nowadays such order is deemed to be like a judgment in nature. This interpretative approach has brought with it, in the theoretical analysis of the matter, the concept of res judicata. However, looking at the applicable law, it seems that such measures are indeed characterized by a particular superseding effect, similar to that featured by procedural foreclosures. In this article, the author addresses the theoretical basis of this particular type of so-called res judicata. To this end, the author first provides a brief overview of the main features of the decisions ‘rebus sic stantibus’ and the provisional decisions made in light of currently available evidence, which are categories that, although used as equivalent in subiecta materia, are kept distinct by scholars in their theoretical analysis. In light of such interpretative guidelines, the Author then examines the state of the art of the measures concerning special surveillance for public safety and preventive confiscation. Such categories, due to their peculiarities, deserve independent reflections. At the end of this analysis, the Author emphasizes the theoretical uncertainties surrounding the superseding effect of the so-called res judicata in the current prevention system
Le misure di prevenzione maggiormente afflittive vengono applicate dall’autorità giudiziaria all’esito di un rito cui oggi, dopo una lenta evoluzione normativa e interpretativa, si riconosce natura giurisdizionale. Il percorso di ‘giurisdizionalizzazione’ compiuto dal procedimento di prevenzione ha influenzato anche l’inquadramento teorico del decreto con cui esso si conclude: se originariamente veniva etichettato quale provvedimento di carattere amministrativo, oggi si ritiene abbia natura di sentenza. Questo approdo interpretativo ha portato con sé, nelle ricostruzioni teoriche della materia, la categoria del giudicato. Tuttavia, volgendo lo sguardo al diritto vivente, emerge che i provvedimenti con cui si conclude il processo di prevenzione sono caratterizzati da una particolare cedevolezza, assimilabile a quella che caratterizza le preclusioni processuali. Nel presente contributo, l’A. si interroga sul fondamento teorico di questa fisionomia del c.d. giudicato di prevenzione. A tal fine, vengono anzitutto brevemente richiamati i tratti salienti dei provvedimenti ‘allo stato degli atti’ e dei provvedimenti ‘rebus sic stantibus’, categorie che, sebbene in subiecta materia vengano utilizzate come equivalenti, sono tenute distinte nelle ricostruzioni teoriche della dottrina. Alla luce di tali coordinate interpretative viene esaminato lo stato dell’arte sui provvedimenti in materia di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e di confisca di prevenzione, istituti che — per le loro peculiarità — richiedono riflessioni autonome. All’esito di questa analisi, l’A. mette in luce le incertezze teoriche che oggi avvolgono la cedevolezza del c.d. giudicato di prevenzione
misure di prevenzione; giudicato; rebus sic stantibus; allo stato degli atti; confisca di prevenzione
Settore IUS/16 - Diritto Processuale Penale
2021
feb-2022
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