The paper analyzes the compatibility of self-employed workers' freedom to bargain collectively with the rules governing the protection of competition. To this end, the jurisprudence of the Court of Justice of the European Union substantially prescinds from the distinction between self-employment and subordinate work ruled by national rights to privilege, instead, that between undertaking and worker, including in the latter meaning also workers who, although qualified as autonomous according to national law and not subject to a hetero-directional power of the client, are not in a position to decide independently their commercial conduct in the market for goods and services. Consequently, it is concluded that thi kind of workers also enjoy the same "relative" exemption from the discipline of competition offered by the so-called Albany doctrine to sectoral collective bargaining, as well as an "absolute" exemption in the event that they collectively negotiate at the company level with a common client, with whom they constitute a single "economic unit" on the market for goods and services.

Il contributo analizza la compatibilità della libertà di contrattazione collettiva dei lavoratori autonomi con la disciplina della tutela della concorrenza. A tal fine si riesamina la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Euro-pea al riguardo per rilevare come la stessa sostanzialmente prescinda dalla di-stinzione tra lavoro autonomo e lavoro subordinato utilizzata dai diritti nazio-nali per privilegiare, invece, quella tra impresa e lavoratore, ricomprendendo in quest’ultima accezione anche i lavoratori che, pur qualificati come autonomi nei diritti nazionali e non soggetti ad un potere di etero-direzione del commit-tente, non sono in condizione di decidere in modo autonomo la loro condotta commerciale nel mercato dei beni e dei servizi. Si conclude di conseguenza che anche questi ultimi godono della medesima esenzione “relativa” dalla di-sciplina della concorrenza offerta dalla c.d. dottrina Albany alla contrattazione collettiva di categoria, nonché di una esenzione “assoluta” nel caso in cui con-trattino collettivamente al livello aziendale con il comune committente con il quale costituiscono una sola “unità economica” sul mercato dei beni e dei servizi.

Libertà di contrattazione collettiva dei lavoratori autonomi e tutela della concorrenza: apologia della giurisprudenza della Corte di giustizia dell’UE / M. Pallini (MEMORIE DEL DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA DELL'UNIVERSITÀ DI TORINO). - In: Scritti in memoria di Massimo Roccella / [a cura di] M. Aimo, A. Fenoglio, D. Izzi. - Prima edizione. - [s.l] : Edizioni scientifiche italiane, 2021. - ISBN 978-88-495-4648-4. - pp. 857-877

Libertà di contrattazione collettiva dei lavoratori autonomi e tutela della concorrenza: apologia della giurisprudenza della Corte di giustizia dell’UE

M. Pallini
2021

Abstract

The paper analyzes the compatibility of self-employed workers' freedom to bargain collectively with the rules governing the protection of competition. To this end, the jurisprudence of the Court of Justice of the European Union substantially prescinds from the distinction between self-employment and subordinate work ruled by national rights to privilege, instead, that between undertaking and worker, including in the latter meaning also workers who, although qualified as autonomous according to national law and not subject to a hetero-directional power of the client, are not in a position to decide independently their commercial conduct in the market for goods and services. Consequently, it is concluded that thi kind of workers also enjoy the same "relative" exemption from the discipline of competition offered by the so-called Albany doctrine to sectoral collective bargaining, as well as an "absolute" exemption in the event that they collectively negotiate at the company level with a common client, with whom they constitute a single "economic unit" on the market for goods and services.
Il contributo analizza la compatibilità della libertà di contrattazione collettiva dei lavoratori autonomi con la disciplina della tutela della concorrenza. A tal fine si riesamina la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Euro-pea al riguardo per rilevare come la stessa sostanzialmente prescinda dalla di-stinzione tra lavoro autonomo e lavoro subordinato utilizzata dai diritti nazio-nali per privilegiare, invece, quella tra impresa e lavoratore, ricomprendendo in quest’ultima accezione anche i lavoratori che, pur qualificati come autonomi nei diritti nazionali e non soggetti ad un potere di etero-direzione del commit-tente, non sono in condizione di decidere in modo autonomo la loro condotta commerciale nel mercato dei beni e dei servizi. Si conclude di conseguenza che anche questi ultimi godono della medesima esenzione “relativa” dalla di-sciplina della concorrenza offerta dalla c.d. dottrina Albany alla contrattazione collettiva di categoria, nonché di una esenzione “assoluta” nel caso in cui con-trattino collettivamente al livello aziendale con il comune committente con il quale costituiscono una sola “unità economica” sul mercato dei beni e dei servizi.
lavoro autonomo; contrattazione collettiva; concorrenza
Settore IUS/07 - Diritto del Lavoro
2021
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