Sulla linea delle attuali riflessioni riguardo alla dimensione urbana, spazio sempre più composito e complesso a causa delle dinamiche legate alla globalizzazione, il presente intervento si propone di sottolineare come la città sia da considerarsi non come un mero agglomerato di strutture materiali e architettoniche a sé stanti, bensì come uno spazio dove l’architettura rispecchia appieno la dimensione sociale che la abita. Riflettere sulla città del futuro significa dunque in primis riflettere su come creare luoghi capaci di integrare l’architettonico con l’umano, Kultur e Natur, razionalità collettiva e sentimento (Gefühl) individuale. Si cercherà dunque di dimostrare come le radici di questa nuova concezione della città – specchio in realtà di una vera e propria idea antropologica capace di integrare e di non contrapporre la natura sensibile, intima, emozionale e individuale dell’uomo con quella invece materiale, sociale, razionale e collettiva della dimensione urbana – si possano già rintracciare nella letteratura tedesca di fine Settecento, culla poetica dell’antropologia del ganzer Mensch. A partire dalla descrizione della istallazione architettonica di Olafur Eliasson "Your rainbow panorama", vera e propria concretizzazione della teoria neurocognitiva della 4E Cognition, si rintracceranno le radici di tale visione avanguardista della città e dell’architettura in alcuni testi chiave dello Sturm und Drang, come la "Plastik" di Herder e le goethiane "Von deutscher Baukunst" e "Dichtung und Wahrheit". In questi testi si riconoscerà una visione “biettiva” e non dicotomica tra natura e cultura, sentimento e azione, nella quale l’individuo risulta essere una parte integrante dell’ambiente circostante e dove quindi la città diventa davvero – ecco il vero obiettivo per la dimensione urbana dell’era globale – uno spazio di condivisione, emozione e relazione, ovvero uno spazio per l’Umano.

Per un'architettura del "Mitfühlen". La città tra emozione e relazione dalla 4E Cognition allo Sturm und Drang / I. Orlandazzi. ((Intervento presentato al convegno La città e l'inconscio nell'era globale. Prospettive, vertici, proposte tenutosi a Università degli Studi di Milano (online) nel 2022.

Per un'architettura del "Mitfühlen". La città tra emozione e relazione dalla 4E Cognition allo Sturm und Drang

I. Orlandazzi
Primo
2022

Abstract

Sulla linea delle attuali riflessioni riguardo alla dimensione urbana, spazio sempre più composito e complesso a causa delle dinamiche legate alla globalizzazione, il presente intervento si propone di sottolineare come la città sia da considerarsi non come un mero agglomerato di strutture materiali e architettoniche a sé stanti, bensì come uno spazio dove l’architettura rispecchia appieno la dimensione sociale che la abita. Riflettere sulla città del futuro significa dunque in primis riflettere su come creare luoghi capaci di integrare l’architettonico con l’umano, Kultur e Natur, razionalità collettiva e sentimento (Gefühl) individuale. Si cercherà dunque di dimostrare come le radici di questa nuova concezione della città – specchio in realtà di una vera e propria idea antropologica capace di integrare e di non contrapporre la natura sensibile, intima, emozionale e individuale dell’uomo con quella invece materiale, sociale, razionale e collettiva della dimensione urbana – si possano già rintracciare nella letteratura tedesca di fine Settecento, culla poetica dell’antropologia del ganzer Mensch. A partire dalla descrizione della istallazione architettonica di Olafur Eliasson "Your rainbow panorama", vera e propria concretizzazione della teoria neurocognitiva della 4E Cognition, si rintracceranno le radici di tale visione avanguardista della città e dell’architettura in alcuni testi chiave dello Sturm und Drang, come la "Plastik" di Herder e le goethiane "Von deutscher Baukunst" e "Dichtung und Wahrheit". In questi testi si riconoscerà una visione “biettiva” e non dicotomica tra natura e cultura, sentimento e azione, nella quale l’individuo risulta essere una parte integrante dell’ambiente circostante e dove quindi la città diventa davvero – ecco il vero obiettivo per la dimensione urbana dell’era globale – uno spazio di condivisione, emozione e relazione, ovvero uno spazio per l’Umano.
8-feb-2022
Architettura; Relazione; Sturm und Drang; Teoria degli affetti; 4E Cognition.
Settore L-LIN/13 - Letteratura Tedesca
Per un'architettura del "Mitfühlen". La città tra emozione e relazione dalla 4E Cognition allo Sturm und Drang / I. Orlandazzi. ((Intervento presentato al convegno La città e l'inconscio nell'era globale. Prospettive, vertici, proposte tenutosi a Università degli Studi di Milano (online) nel 2022.
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