L’eccezione di inammissibilita` della prova testimoniale per violazione dell’art. 2725, comma 1°, c.c

Lo scritto affronta il tema della rilevabilità o meno d’ufficio dell’inammissibilità della prova testimoniale assunta oltre i limiti dell’art. 2725, comma 1°, c.c., per provare il contenuto di un contratto per il quale è disposta la forma scritta ad probationem. La questione è stata ampiamente dibattuta in dottrina e soprattutto in giurisprudenza, ma, pur esistendo un orientamento nettamente prevalente che nega la rilevabilità d’ufficio dell’inammissibilità della testimonianza in questi casi, ancora persistono voci divergenti di minoranza. L’autrice analizza le principali argomentazioni addotte a sostegno di ciascuno dei due orientamenti ed assume una posizione personale parzialmente critica nei confronti dell’opinione maggioritaria.