Caso Sea Watch (Carola Rackete) : archiviate le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e rifiuto di obbedienza a nave da guerra

The paper examines the decree of the GIP of Agrigento that dismissed the criminal proceedings against Carola Rackete, accused, in a criminal case that had particular media clamour, of facilitating irregular immigration (art. 12, paragraphs 1 and 3 lett. a) T.U. imm.) and refusal of obedience to a warship (art. 1099 cod. nav.), in relation to conduct carried out, as commander of the ship Sea Watch 3, in the territorial waters in front of the island of Lampedusa on 29 June 2019. The decree of dismissal is examined together with the Public Prosecutor's request for dismissal, in order to illustrate in detail the arguments on which the exclusion of liability is based, with particular regard to the fulfilment of the duty to rescue at sea, which in turn is reconstructed in the light of the relevant rules of international law ratified by Italy. The commentary examines the repercussions that the principles established by the decree may have in future proceedings for similar cases, also taking into account the new legislation related to Minister of the Interior's powers of naval interdiction and related criminal sanctions against offenders (the so-called "Lamorgese Decree").

Il contributo esamina il decreto del GIP di Agrigento che ha archiviato il procedimento penale nei confronti di Carola Rackete, accusata, nell'ambito di una vicenda che ha avuto particolare clamore mediatico, di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione irregolare (art. 12, commi 1 e 3 lett. a) T.U. imm.) e di rifiuto di obbedienza a nave da guerra (art. 1099 cod. nav.), in relazione a condotte realizzate, in qualità di comandante della nave Sea Watch 3, nelle acque territoriali antistanti all’isola di Lampedusa il 29 giugno 2019. Il decreto di archiviazione viene esaminato congiuntamente alla richiesta di archiviazione della Procura, al fine di illustrare nel dettaglio gli snodi argomentativi sui quali si basa l'esclusione della responsabilità, con particolare riguardo all'adempimento del dovere di soccorso in mare, a sua volta ricostruito alla luce della rilevante disciplina di diritto internazionale ratificata dall'Italia. Nel commento, si esaminano le ripercussioni che i principi affermati dai provvedimenti esaminati potranno avere nei procedimenti futuri per analoghe fattispecie, tenuto anche conto del ius superveniens in materia di poteri di interdizione navale del Ministro dell'Interno e relative sanzioni penali nei confronti dei trasgressori (c.d. Decreto Lamorgese).