A recent research carried out by a team of the Università Cattolica has fully reconsidered the basilica of S. Lorenzo in Milan, paying special attention to the rare painted decoration of the octagon of S. Genesio/S. Aquilino (early 5th century). Describing the chapel, the medieval sources magnify the marble revetment (lost) and the profusion of mosaics (mostly lost); on the contrary, they keep silent about the paintings that cover the window niches and the ambulatory that connects them. Imitating the opus sectile along the walls and the coffered ceilings in the vaults, this decoration constitutes a paradigm of the illusionism of late antique ornamental painting, so much as to deserve additional considerations. Long shadows weigh on the transition from this artistic culture to that of the Lombard courts, where the ornamental painting keep on pursue effects of polychrome sumptuousness, but with less interaction between different materials and with increasing geometric abstraction. So, for instance, in S. Salvatore at Brescia, at the Isola Comacina, at Torba, in S. Sofia at Benevento, in S. Vincenzo al Volturno, at Montecorvino Rovella. The progress of studies and the enhancement of early-medieval contexts long neglected, especially in southern Italy, now provide some additional elements to pick up the thread of the matter.

Una recente ricerca condotta da un’équipe dell’Università Cattolica di Milano ha riconsiderato a 360° la basilica di S. Lorenzo a Milano, rivolgendo speciale attenzione al raro decoro dipinto ornamentale dell’ottagono di S. Genesio/S. Aquilino (inizio V secolo). Dell’edificio le fonti medievali magnificano il rivestimento marmoreo (perduto) e la profusione di mosaici (in gran parte perduti), ma tacciono dei dipinti che ricoprono le nicchie finestrate e l’ambulacro che le collega. Imitando con verosimiglianza l’opus sectile geometrico lungo le pareti e le soffittature a cassettoni nelle volte, tale decoro costituisce un paradigma delle potenzialità illusorie della pittura ornamentale tardo-antica, tanto da meritare ulteriori considerazioni. Lunghe ombre gravano invece sulla transizione da tale cultura artistica a quella delle corti della Langobardia, in cui la pittura ornamentale continuò a perseguire effetti di sontuosità policroma, ma con minore interazione polimaterica e con crescente astrazione geometrica. Così ad esempio in S. Salvatore a Brescia, nell’aula biabsidata dell’Isola Comacina, a Torba, in S. Sofia a Benevento, in S. Vincenzo al Volturno, a Montecorvino Rovella. Il progredire degli studi, e la contestuale valorizzazione di contesti monumentali altomedievali a lungo trascurati, soprattutto nel sud Italia, forniscono ora quache elemento in più per provare a riannodare le fila del discorso.

La pittura che illude l'ornamento che inganna : sectilia dipinti dalla Milano paleocristiana alle corti della Langobardia / F. Scirea (STUDI VULTURNENSI). - In: La pittura parietale aniconica e decorativa fra tarda Antichità e alto Medioevo : Territorio, tradizioni, temi e tendenze / [a cura di] F. Marazzi, M. Cuomo. - Prima edizione. - Cerro al Volturno : Volturnia Edizioni, 2021. - ISBN 978-88-31339-51-3. - pp. 33-53 (( convegno La pittura parietale aniconica e decorativa fra tarda Antichità e alto Medioevo : Territorio, tradizioni, temi e tendenze tenutosi a Napoli nel 2019.

La pittura che illude l'ornamento che inganna : sectilia dipinti dalla Milano paleocristiana alle corti della Langobardia

F. Scirea
2021

Abstract

A recent research carried out by a team of the Università Cattolica has fully reconsidered the basilica of S. Lorenzo in Milan, paying special attention to the rare painted decoration of the octagon of S. Genesio/S. Aquilino (early 5th century). Describing the chapel, the medieval sources magnify the marble revetment (lost) and the profusion of mosaics (mostly lost); on the contrary, they keep silent about the paintings that cover the window niches and the ambulatory that connects them. Imitating the opus sectile along the walls and the coffered ceilings in the vaults, this decoration constitutes a paradigm of the illusionism of late antique ornamental painting, so much as to deserve additional considerations. Long shadows weigh on the transition from this artistic culture to that of the Lombard courts, where the ornamental painting keep on pursue effects of polychrome sumptuousness, but with less interaction between different materials and with increasing geometric abstraction. So, for instance, in S. Salvatore at Brescia, at the Isola Comacina, at Torba, in S. Sofia at Benevento, in S. Vincenzo al Volturno, at Montecorvino Rovella. The progress of studies and the enhancement of early-medieval contexts long neglected, especially in southern Italy, now provide some additional elements to pick up the thread of the matter.
No
Italian
Una recente ricerca condotta da un’équipe dell’Università Cattolica di Milano ha riconsiderato a 360° la basilica di S. Lorenzo a Milano, rivolgendo speciale attenzione al raro decoro dipinto ornamentale dell’ottagono di S. Genesio/S. Aquilino (inizio V secolo). Dell’edificio le fonti medievali magnificano il rivestimento marmoreo (perduto) e la profusione di mosaici (in gran parte perduti), ma tacciono dei dipinti che ricoprono le nicchie finestrate e l’ambulacro che le collega. Imitando con verosimiglianza l’opus sectile geometrico lungo le pareti e le soffittature a cassettoni nelle volte, tale decoro costituisce un paradigma delle potenzialità illusorie della pittura ornamentale tardo-antica, tanto da meritare ulteriori considerazioni. Lunghe ombre gravano invece sulla transizione da tale cultura artistica a quella delle corti della Langobardia, in cui la pittura ornamentale continuò a perseguire effetti di sontuosità policroma, ma con minore interazione polimaterica e con crescente astrazione geometrica. Così ad esempio in S. Salvatore a Brescia, nell’aula biabsidata dell’Isola Comacina, a Torba, in S. Sofia a Benevento, in S. Vincenzo al Volturno, a Montecorvino Rovella. Il progredire degli studi, e la contestuale valorizzazione di contesti monumentali altomedievali a lungo trascurati, soprattutto nel sud Italia, forniscono ora quache elemento in più per provare a riannodare le fila del discorso.
Medieval Wall Painting; Ornament; Decorative Painting; Early Christian painting; Early middle ages; Marble; Opus sectile; Milan; Langobardia
Settore L-ART/01 - Storia dell'Arte Medievale
Capitolo o Saggio
Comitato scientifico
Ricerca di base
Pubblicazione scientifica
La pittura parietale aniconica e decorativa fra tarda Antichità e alto Medioevo : Territorio, tradizioni, temi e tendenze
F. Marazzi, M. Cuomo
Prima edizione
Cerro al Volturno
Volturnia Edizioni
2021
33
53
21
978-88-31339-51-3
27
Volume a diffusione internazionale
Gold
0
La pittura parietale aniconica e decorativa fra tarda Antichità e alto Medioevo : Territorio, tradizioni, temi e tendenze
Napoli
2019
Università degli studi di Napoli Suor Orsola Benincasa
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Convegno internazionale
Intervento richiesto
manual
Aderisco
F. Scirea
Book Part (author)
open
268
La pittura che illude l'ornamento che inganna : sectilia dipinti dalla Milano paleocristiana alle corti della Langobardia / F. Scirea (STUDI VULTURNENSI). - In: La pittura parietale aniconica e decorativa fra tarda Antichità e alto Medioevo : Territorio, tradizioni, temi e tendenze / [a cura di] F. Marazzi, M. Cuomo. - Prima edizione. - Cerro al Volturno : Volturnia Edizioni, 2021. - ISBN 978-88-31339-51-3. - pp. 33-53 (( convegno La pittura parietale aniconica e decorativa fra tarda Antichità e alto Medioevo : Territorio, tradizioni, temi e tendenze tenutosi a Napoli nel 2019.
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