This paper presents the results of a research on a sample of 20 concessionary company-level agreements, signed in the metalworking industry, in Lombardy, between 2008-2013. The analysis focuses on the determinants, characteristics and methodology of concession bargaining. From a qualitative point of view, the contents of the analised concessionary agreements are not disruptive in relation to the multi-employer bargaining architecture: concessions generally take the form of retrenchment measures to realign working conditions negotiated at company level to the standard of the national sectoral collective agreement. However, in mo- st cases this process seems to be determined by structural constraints rather than by a collaborative orientation of collective bargaining towards shared productivity and competitive- ness goals. The most critical dimension of such agreements seems therefore to relate to the bargaining methodology, since in many cases concessions are made in response to MNEs’ benchmarking, whipsawing and «take-it or leave-it» strategies.

L’articolo analizza un campione di 20 accordi concessivi sottoscritti nell’industria metal- meccanica lombarda nel quadriennio 2008-2013. L’analisi si concentra sulle determinanti, sulle caratteristiche e sul metodo della contrattazione concessiva. Dal punto di vista qualitativo, i contenuti negoziali non implicano una disarticolazione degli assetti contrattuali: le concessioni generalmente assumono la forma di azioni di retrenchment volte ad allineare i contenuti della contrattazione aziendale agli standard minimi del Ccnl. Questo processo sembra tuttavia essere determinato, in molti casi, più dal maggior potere negoziale che alcuni tipi di aziende possono vantare nei confronti del sindacato, che da un orientamento fisiologico della contrattazione verso obiettivi condivisi di produttività e competitività. Il principale elemento di criticità di simili esperienze contrattuali sembra dunque essere l’approccio metodologico, posto che la maggior parte degli accordi scaturisce da strategie manageriali di tipo coercitivo e minaccioso («prendere o lasciare», pratiche di whipsawing, minaccia di disinvestimento o di spostamento della produzione all’estero).

Determinanti, metodo e caratteristiche della contrattazione concessiva / P. Tomassetti. - In: QUADERNI DI RASSEGNA SINDACALE. LAVORI. - ISSN 1590-9689. - 17:1(2016), pp. 203-224.

Determinanti, metodo e caratteristiche della contrattazione concessiva

P. Tomassetti
2016

Abstract

This paper presents the results of a research on a sample of 20 concessionary company-level agreements, signed in the metalworking industry, in Lombardy, between 2008-2013. The analysis focuses on the determinants, characteristics and methodology of concession bargaining. From a qualitative point of view, the contents of the analised concessionary agreements are not disruptive in relation to the multi-employer bargaining architecture: concessions generally take the form of retrenchment measures to realign working conditions negotiated at company level to the standard of the national sectoral collective agreement. However, in mo- st cases this process seems to be determined by structural constraints rather than by a collaborative orientation of collective bargaining towards shared productivity and competitive- ness goals. The most critical dimension of such agreements seems therefore to relate to the bargaining methodology, since in many cases concessions are made in response to MNEs’ benchmarking, whipsawing and «take-it or leave-it» strategies.
L’articolo analizza un campione di 20 accordi concessivi sottoscritti nell’industria metal- meccanica lombarda nel quadriennio 2008-2013. L’analisi si concentra sulle determinanti, sulle caratteristiche e sul metodo della contrattazione concessiva. Dal punto di vista qualitativo, i contenuti negoziali non implicano una disarticolazione degli assetti contrattuali: le concessioni generalmente assumono la forma di azioni di retrenchment volte ad allineare i contenuti della contrattazione aziendale agli standard minimi del Ccnl. Questo processo sembra tuttavia essere determinato, in molti casi, più dal maggior potere negoziale che alcuni tipi di aziende possono vantare nei confronti del sindacato, che da un orientamento fisiologico della contrattazione verso obiettivi condivisi di produttività e competitività. Il principale elemento di criticità di simili esperienze contrattuali sembra dunque essere l’approccio metodologico, posto che la maggior parte degli accordi scaturisce da strategie manageriali di tipo coercitivo e minaccioso («prendere o lasciare», pratiche di whipsawing, minaccia di disinvestimento o di spostamento della produzione all’estero).
Contrattazione; sindacato; concessioni; produttività; Collective bargaining; trade unions; concessions; productivity
Settore IUS/07 - Diritto del Lavoro
2016
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