Il presente contributo si pone l’obiettivo di ricostruire il cammino sistematico svolto dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione nel risolvere l’annosa questione relativa all’individuazione del dies a quo per l’esperimento dell’azione di responsabilità civile contro l’operato dei magistrati, previsto dall’art. 4, 2° comma, della l. n. 117 del 1988, per stabilire se esso decorra dalla decisione di merito della Cassazione ovvero dalla decisione sul ricorso per revocazione nel caso in cui sia stato per l’appunto proposto ricorso ex art. 391-bis c.p.c. avverso una sentenza della Corte di Cassazione che, accogliendo il ricorso, abbia cassato la sentenza impugnata e deciso la causa nel merito. Per fare ciò, è anzitutto doveroso cercare di indagare la natura dell’azione di revocazione delle sentenze della Cassazione prevista dall’art. 391-bis c.p.c. per stabilire se essa contempli un’ipotesi di impugnazione ordinaria oppure straordinaria. Chiarito tale aspetto, sarà poi necessario concentrarsi sulla ratio dell’intera disciplina dell’azione di responsabilità dei magistrati al fine di esattamente individuarne la voluntas legis che ne ha segnato l’introduzione. Da ultimo, sarà necessario interrogarsi sul possibile nesso di collegamento tra l’azione di revocazione delle sentenze di Cassazione e l’azione di risarcimento del danno contro lo Stato nell’ottica di una ricostruzione che tenda ad attuare il fine ultimo delle norme cercando al contempo di valorizzare il dato testuale imposto dal legislatore.
Dies a quo per l’azione di responsabilità civile dei magistrati e revocazione “apicale” / D. Corraro. - In: DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIA. - ISSN 0012-3447. - 92:6(2021 Dec 01), pp. 2888-2913.
Dies a quo per l’azione di responsabilità civile dei magistrati e revocazione “apicale”
D. Corraro
2021
Abstract
Il presente contributo si pone l’obiettivo di ricostruire il cammino sistematico svolto dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione nel risolvere l’annosa questione relativa all’individuazione del dies a quo per l’esperimento dell’azione di responsabilità civile contro l’operato dei magistrati, previsto dall’art. 4, 2° comma, della l. n. 117 del 1988, per stabilire se esso decorra dalla decisione di merito della Cassazione ovvero dalla decisione sul ricorso per revocazione nel caso in cui sia stato per l’appunto proposto ricorso ex art. 391-bis c.p.c. avverso una sentenza della Corte di Cassazione che, accogliendo il ricorso, abbia cassato la sentenza impugnata e deciso la causa nel merito. Per fare ciò, è anzitutto doveroso cercare di indagare la natura dell’azione di revocazione delle sentenze della Cassazione prevista dall’art. 391-bis c.p.c. per stabilire se essa contempli un’ipotesi di impugnazione ordinaria oppure straordinaria. Chiarito tale aspetto, sarà poi necessario concentrarsi sulla ratio dell’intera disciplina dell’azione di responsabilità dei magistrati al fine di esattamente individuarne la voluntas legis che ne ha segnato l’introduzione. Da ultimo, sarà necessario interrogarsi sul possibile nesso di collegamento tra l’azione di revocazione delle sentenze di Cassazione e l’azione di risarcimento del danno contro lo Stato nell’ottica di una ricostruzione che tenda ad attuare il fine ultimo delle norme cercando al contempo di valorizzare il dato testuale imposto dal legislatore.File | Dimensione | Formato | |
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