Manipulations and alterations of facts are embedded in the artful narrative of Julius Caesar’s de bello Gallico. The modifications of reality are developed according to the author’s self-praising and apologetic aim. The stylistic organisation supports such alterations through an artful use of syntactic dispositions, figures of speech, sound figures and rhetorical instruments. This paper analyses the author’s manipulations in his account of the expedition against the Nervi (BGall. II 15-28). This section results deeply altered to make Caesar appear in a favourable way in the eyes of the reader. A close reading and a rhetorical analysis of chapters 18-25 show the narrative strategies and rhetorical instruments Caesar employed to alter the account of events. The investigation of the ethnographical digression (II 15) shows how the military skills of the Nervi are exaggerated to provide a justification for the difficulties faced during the battle; the amplification of the risks caused by the forests and the fortifications in the battlefield (II 16-17) goes in the same direction. An inter- and intra-textual analysis finally reveals how the account of the fight (II 19-28) is built up according to Caesar’s self-aggrandising aim.

Il De bello Gallico di Cesare è caratterizzato da manipolazioni e falsificazioni degli eventi narrati; tali alterazioni sono realizzate dall’autore per presentare una versione in ogni caso positiva del proprio operato e sono sostenute da un uso sempre puntuale degli strumenti retorici. Figure semantiche, di suono, parallelismi e antitesi rafforzano le alterazioni realizzate sul piano del contenuto. Questo contributo analizza la manipolazione dei fatti nella narrazione della spedizione romana contro i Nervi in BGall. II 15-28. Tale sezione è accuratamente strutturata con l’obiettivo di giustificare le difficoltà affrontate dai Romani e salvaguardare l’operato di Cesare. L’analisi della digressione etnografica (II 15) mostra come l’intransigenza morale e la virtù militare dei Nervi forniscano una giustificazione alla durezza dello scontro. L’insistenza sul ruolo giocato, a danno dei legionari, da alcuni elementi presentati come imprevedibili (II 16-17) è impiegata per attenuare le responsabilità del comandante. Un confronto intra- e inter-testuale e uno studio delle strategie narrative sfruttate nel processo di esaltazione del comandante rivela, infine, le forzature operate da Cesare nella descrizione dello scontro (II 19-28).

Manipolazioni dei fatti nel racconto della battaglia contro i Nervi (Caes. BGall. II 15-28): un’analisi retorica / G.A.M. Ranzani. - In: RHESIS. - ISSN 2037-4569. - 11:1(2020), pp. 241-250.

Manipolazioni dei fatti nel racconto della battaglia contro i Nervi (Caes. BGall. II 15-28): un’analisi retorica

G.A.M. Ranzani
2020

Abstract

Manipulations and alterations of facts are embedded in the artful narrative of Julius Caesar’s de bello Gallico. The modifications of reality are developed according to the author’s self-praising and apologetic aim. The stylistic organisation supports such alterations through an artful use of syntactic dispositions, figures of speech, sound figures and rhetorical instruments. This paper analyses the author’s manipulations in his account of the expedition against the Nervi (BGall. II 15-28). This section results deeply altered to make Caesar appear in a favourable way in the eyes of the reader. A close reading and a rhetorical analysis of chapters 18-25 show the narrative strategies and rhetorical instruments Caesar employed to alter the account of events. The investigation of the ethnographical digression (II 15) shows how the military skills of the Nervi are exaggerated to provide a justification for the difficulties faced during the battle; the amplification of the risks caused by the forests and the fortifications in the battlefield (II 16-17) goes in the same direction. An inter- and intra-textual analysis finally reveals how the account of the fight (II 19-28) is built up according to Caesar’s self-aggrandising aim.
Il De bello Gallico di Cesare è caratterizzato da manipolazioni e falsificazioni degli eventi narrati; tali alterazioni sono realizzate dall’autore per presentare una versione in ogni caso positiva del proprio operato e sono sostenute da un uso sempre puntuale degli strumenti retorici. Figure semantiche, di suono, parallelismi e antitesi rafforzano le alterazioni realizzate sul piano del contenuto. Questo contributo analizza la manipolazione dei fatti nella narrazione della spedizione romana contro i Nervi in BGall. II 15-28. Tale sezione è accuratamente strutturata con l’obiettivo di giustificare le difficoltà affrontate dai Romani e salvaguardare l’operato di Cesare. L’analisi della digressione etnografica (II 15) mostra come l’intransigenza morale e la virtù militare dei Nervi forniscano una giustificazione alla durezza dello scontro. L’insistenza sul ruolo giocato, a danno dei legionari, da alcuni elementi presentati come imprevedibili (II 16-17) è impiegata per attenuare le responsabilità del comandante. Un confronto intra- e inter-testuale e uno studio delle strategie narrative sfruttate nel processo di esaltazione del comandante rivela, infine, le forzature operate da Cesare nella descrizione dello scontro (II 19-28).
Julius Caesar; de bello Gallico II; historical manipulations; rhetoric; intratextuality
Settore L-FIL-LET/04 - Lingua e Letteratura Latina
2020
https://www.rhesis.it/wp-content/uploads/Rhesis-LP-11.1-22-Giacomo-Amilcare-Mario-Ranzani.pdf#page=8
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