Il Coronavirus ha avuto un impatto senza precedenti sulla nostra società, in tutte le sue dimensioni ed ambiti. Le misure di contenimento più restrittive, il timore di ammalarsi e l’instabilità economica hanno gravemente inficiato il benessere psico-fisico delle persone che si sono trovate a combattere emozioni negative come la solitudine, la paura e l’incertezza. In secondo luogo, è indubbio come la pandemia di COVID-19 abbia determinato cambiamenti anche nel consumo di droghe: i risultati dell’indagine dell’agenzia europea che monitora il consumo di droghe d’abuso (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, EMCDDA), mostrano un calo complessivo del consumo di sostanze d’abuso. Tale declino può essere facilmente spiegato dalle misure di confinamento, dalla chiusura dei luoghi di incontro e di intrattenimento e dalla difficoltà nel rifornire la filiera del mercato illegale della droga, le quali risultano in un calo dell’approvvigionamento da parte dei consumatori finali. In questo contesto si colloca il presente studio che mira a determinare, mediante l'analisi segmentale del capello, i trend dei livelli di stress, del consumo di alcol e di sostanze d'abuso in tre periodi temporali individuati nel lockdown, nei mesi immediatamente precedenti e nella fase successiva all'allentamento delle restrizioni. A tal fine, 87 campioni di capelli, prelevati a soggetti pervenuti presso il laboratorio per accertamenti medico-legali, sono stati segmentati in tre porzioni ed analizzati per cortisolo, etilglucuronide (EtG) e le più comuni sostanze stupefacenti. In particolare, il cortisolo, quale marcatore dello stress, è stato determinato mediante la messa a punto e la validazione di un metodo estrattivo e strumentale in UHPLC-MS/MS. I risultati hanno evidenziato un trend in aumento dei livelli di cortisolo non solo tra il pre-lockdown e il lockdown, ma anche tra quest’ultimo ed il periodo ad esso successivo. Inoltre, si è registrato un chiaro aumento dei consumi di bevande alcoliche e, in accordo con quanto riportato dall’EMCDDA, una tendenziale diminuzione dell’impiego di droghe, seppure con qualche eccezione.

Alcol, sostanze d’abuso e stress in tempi di pandemia di COVID-19: trend evidenziati mediante analisi segmentale del capello / S. Casati, I. Angeli, E. Palmisano, R. Bergamaschi, A. Ravelli, M. Minoli, M. Orioli. ((Intervento presentato al convegno La tossicologia forense oggi. Vecchie e nuove sfide, tecnologie avanzate e interpretazione del dato tenutosi a Vicenza : 28-29 ottobre nel 2021.

Alcol, sostanze d’abuso e stress in tempi di pandemia di COVID-19: trend evidenziati mediante analisi segmentale del capello

S. Casati
Primo
;
I. Angeli;R. Bergamaschi;A. Ravelli;M. Minoli
Penultimo
;
M. Orioli
Ultimo
2021

Abstract

Il Coronavirus ha avuto un impatto senza precedenti sulla nostra società, in tutte le sue dimensioni ed ambiti. Le misure di contenimento più restrittive, il timore di ammalarsi e l’instabilità economica hanno gravemente inficiato il benessere psico-fisico delle persone che si sono trovate a combattere emozioni negative come la solitudine, la paura e l’incertezza. In secondo luogo, è indubbio come la pandemia di COVID-19 abbia determinato cambiamenti anche nel consumo di droghe: i risultati dell’indagine dell’agenzia europea che monitora il consumo di droghe d’abuso (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, EMCDDA), mostrano un calo complessivo del consumo di sostanze d’abuso. Tale declino può essere facilmente spiegato dalle misure di confinamento, dalla chiusura dei luoghi di incontro e di intrattenimento e dalla difficoltà nel rifornire la filiera del mercato illegale della droga, le quali risultano in un calo dell’approvvigionamento da parte dei consumatori finali. In questo contesto si colloca il presente studio che mira a determinare, mediante l'analisi segmentale del capello, i trend dei livelli di stress, del consumo di alcol e di sostanze d'abuso in tre periodi temporali individuati nel lockdown, nei mesi immediatamente precedenti e nella fase successiva all'allentamento delle restrizioni. A tal fine, 87 campioni di capelli, prelevati a soggetti pervenuti presso il laboratorio per accertamenti medico-legali, sono stati segmentati in tre porzioni ed analizzati per cortisolo, etilglucuronide (EtG) e le più comuni sostanze stupefacenti. In particolare, il cortisolo, quale marcatore dello stress, è stato determinato mediante la messa a punto e la validazione di un metodo estrattivo e strumentale in UHPLC-MS/MS. I risultati hanno evidenziato un trend in aumento dei livelli di cortisolo non solo tra il pre-lockdown e il lockdown, ma anche tra quest’ultimo ed il periodo ad esso successivo. Inoltre, si è registrato un chiaro aumento dei consumi di bevande alcoliche e, in accordo con quanto riportato dall’EMCDDA, una tendenziale diminuzione dell’impiego di droghe, seppure con qualche eccezione.
28-ott-2021
Settore CHIM/08 - Chimica Farmaceutica
Gruppo Tossicologi Forensi Italiani
Alcol, sostanze d’abuso e stress in tempi di pandemia di COVID-19: trend evidenziati mediante analisi segmentale del capello / S. Casati, I. Angeli, E. Palmisano, R. Bergamaschi, A. Ravelli, M. Minoli, M. Orioli. ((Intervento presentato al convegno La tossicologia forense oggi. Vecchie e nuove sfide, tecnologie avanzate e interpretazione del dato tenutosi a Vicenza : 28-29 ottobre nel 2021.
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