Una reazione avversa al cibo è una risposta anormale a un cibo ingerito e nell’attività medico veterinaria può essere utile conoscerne la prevalenza negli animali per potersi orientare sulla sua frequenza. Le definizioni di allergia e di intolleranza alimentare aiutano a fare chiarezza ed evidenziano i meccanismi patogenetici. L’eziologia dell’allergia alimentare aiuta a definire con precisione quali siano gli alimenti maggiormente responsabili. La sintomatologia con manifestazioni cutanee e gastrointestinali non è patognomonica e non è di aiuto per diagnosticare una reazione avversa al cibo. Il gold standard per la diagnosi è la dieta di eliminazione e successivo test di provocazione. Il trattamento farmacologico con antistaminici e glucocorticoidi può essere considerato di supporto nella gestione delle reazioni avverse al cibo; è invece fondamentare un intervento nutrizionale mirato con fonti di proteine e carboidrati selezionate. La prognosi è generalmente buona; va evitata l’esposizione all’alimento responsabile, ma nel lungo periodo ricopre un ruolo fondamentale anche la prevenzione agendo su microbiota intestinale e integrando fonti di acidi grassi ω-3.
Intolleranza e allergia alimentare : come affrontare il problema nel cane e nel gatto / F. La Piana, P. Dall'Ara. - In: PRAXIS VETERINARIA. - 42:2(2021 Sep), pp. 23-30.
Intolleranza e allergia alimentare : come affrontare il problema nel cane e nel gatto
P. Dall'Ara
Ultimo
2021
Abstract
Una reazione avversa al cibo è una risposta anormale a un cibo ingerito e nell’attività medico veterinaria può essere utile conoscerne la prevalenza negli animali per potersi orientare sulla sua frequenza. Le definizioni di allergia e di intolleranza alimentare aiutano a fare chiarezza ed evidenziano i meccanismi patogenetici. L’eziologia dell’allergia alimentare aiuta a definire con precisione quali siano gli alimenti maggiormente responsabili. La sintomatologia con manifestazioni cutanee e gastrointestinali non è patognomonica e non è di aiuto per diagnosticare una reazione avversa al cibo. Il gold standard per la diagnosi è la dieta di eliminazione e successivo test di provocazione. Il trattamento farmacologico con antistaminici e glucocorticoidi può essere considerato di supporto nella gestione delle reazioni avverse al cibo; è invece fondamentare un intervento nutrizionale mirato con fonti di proteine e carboidrati selezionate. La prognosi è generalmente buona; va evitata l’esposizione all’alimento responsabile, ma nel lungo periodo ricopre un ruolo fondamentale anche la prevenzione agendo su microbiota intestinale e integrando fonti di acidi grassi ω-3.File | Dimensione | Formato | |
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