The denial of the mafia phenomenon outside its original contexts of settlement has ancient roots and only recently there has been a wider awareness of the ramifications in the rest of Italy and Europe of the main Italian mafia organizations. From this point of view, the case of the city of Milan appears paradigmatic, which, despite a long history of the presence of organized crime mafia since to the fifties of the twentieth century, for decades has seen from its institutions, primarily the municipal administration, an extreme negationism of the problem, except in recent years when it has assumed a leading role in countering the various forms of mafia crime, also recognized by the decision of the Ministry of Justice to choose the city as a place of the General States of the Mafia Fight. The aim of this article is to retrace the steps that have led the city of Milan from denial to the leading role in contrasting and spreading awareness of the problem of the mafias, with an in-depth analysis of the various initiatives that have blossomed around the city institution that represent the anti-mafia network which makes Milan a virtuous model of interdependence in the fight against the mafia.

La negazione del fenomeno mafioso al di fuori dei suoi originali contesti di insediamento ha radici antiche e solo recentemente si è diffusa una più ampia consapevolezza sulle ramificazioni nel resto d’Italia e d’Europa delle principali organizzazioni mafiose italiane. Da questo punto di vista, appare paradigmatico il caso della città di Milano, che nonostante una lunga storia di presenza della criminalità organizzata di stampo mafioso che risale agli anni ’50 del XX secolo, per decenni ha visto da parte delle sue istituzioni, in primis l’amministrazione comunale, un negazionismo estremo del problema, salvo assumere negli ultimi anni un ruolo guida nel contrasto alle diverse forme di criminalità mafiosa, riconosciutogli anche dalla decisione del Ministero della Giustizia di scegliere la città come luogo degli Stati Generali della Lotta alla Mafia. L’obiettivo di questo articolo è ripercorrere le tappe che hanno portato la città di Milano dalla negazione al ruolo guida nel contrasto e nella diffusione di consapevolezza sul problema delle mafie, con un approfondimento sulle diverse iniziative che sono sbocciate intorno all’istituzione cittadina e che rappresentano il network antimafia che rende Milano un modello virtuoso di interdipendenza nella lotta alla mafia.

Il Modello Milano: dalla rimozione a capitale dell’antimafia / P. Farina, I. Meli. - In: RASSEGNA ECONOMICA. STUDI E RICERCHE PER IL MEZZOGIORNO. - ISSN 1724-8000. - 2019:(2019 Mar), pp. 239-262.

Il Modello Milano: dalla rimozione a capitale dell’antimafia

P. Farina
;
I. Meli
2019

Abstract

The denial of the mafia phenomenon outside its original contexts of settlement has ancient roots and only recently there has been a wider awareness of the ramifications in the rest of Italy and Europe of the main Italian mafia organizations. From this point of view, the case of the city of Milan appears paradigmatic, which, despite a long history of the presence of organized crime mafia since to the fifties of the twentieth century, for decades has seen from its institutions, primarily the municipal administration, an extreme negationism of the problem, except in recent years when it has assumed a leading role in countering the various forms of mafia crime, also recognized by the decision of the Ministry of Justice to choose the city as a place of the General States of the Mafia Fight. The aim of this article is to retrace the steps that have led the city of Milan from denial to the leading role in contrasting and spreading awareness of the problem of the mafias, with an in-depth analysis of the various initiatives that have blossomed around the city institution that represent the anti-mafia network which makes Milan a virtuous model of interdependence in the fight against the mafia.
La negazione del fenomeno mafioso al di fuori dei suoi originali contesti di insediamento ha radici antiche e solo recentemente si è diffusa una più ampia consapevolezza sulle ramificazioni nel resto d’Italia e d’Europa delle principali organizzazioni mafiose italiane. Da questo punto di vista, appare paradigmatico il caso della città di Milano, che nonostante una lunga storia di presenza della criminalità organizzata di stampo mafioso che risale agli anni ’50 del XX secolo, per decenni ha visto da parte delle sue istituzioni, in primis l’amministrazione comunale, un negazionismo estremo del problema, salvo assumere negli ultimi anni un ruolo guida nel contrasto alle diverse forme di criminalità mafiosa, riconosciutogli anche dalla decisione del Ministero della Giustizia di scegliere la città come luogo degli Stati Generali della Lotta alla Mafia. L’obiettivo di questo articolo è ripercorrere le tappe che hanno portato la città di Milano dalla negazione al ruolo guida nel contrasto e nella diffusione di consapevolezza sul problema delle mafie, con un approfondimento sulle diverse iniziative che sono sbocciate intorno all’istituzione cittadina e che rappresentano il network antimafia che rende Milano un modello virtuoso di interdipendenza nella lotta alla mafia.
mafia; crimine organizzato; milano; mafia al nord; antimafia; mafias; mafie; mafia milano; organized crime; 'ndrangheta; pierpaolo farina; ilaria meli;
Settore SPS/08 - Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
mar-2019
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