Lo scritto analizza criticamente tre sentenze del Consiglio di Stato emanate a seguito di un giudizio intentato rispettivamente da Vodafone Italia s.p.a., Fastweb s.p.a. e Wind Tre s.p.a. contro l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Le pronunce affrontano quasi tutte le più rilevanti questioni riguardanti le autorità di regolazione: i peculiari caratteri delle norme attributive dei poteri di queste altrettanto particolari pubbliche amministrazioni; il vincolo di rispetto anche nel caso di attività regolatorie dei principi della separazione dei poteri dello Stato e della gerarchia delle fonti del diritto; la dubbia legittimità di poteri amministrativi impliciti demandati al regolatore; la sempre necessaria osservanza del principio di tipicità degli atti amministrativi come garanzia per i privati; l’utilizzo indebito del potere di regolazione a fini sanzionatori; la legalità procedimentale come insufficiente succedaneo della legalità sostanziale; la preoccupante dequotazione delle stesse garanzie procedimentali; l’incerto confine tra tutela amministrativa e tutela giurisdizionale a vantaggio dei consumatori.
Tutela indennitaria automatica di massa nel settore telefonico: una preoccupante indistinzione tra Agcom, Antitrust, legislatore e giudice / M.M. Ramajoli. - In: GIURISPRUDENZA COMMERCIALE. - ISSN 0390-2269. - 2(2021), pp. 293-303.
Tutela indennitaria automatica di massa nel settore telefonico: una preoccupante indistinzione tra Agcom, Antitrust, legislatore e giudice
M.M. Ramajoli
2021
Abstract
Lo scritto analizza criticamente tre sentenze del Consiglio di Stato emanate a seguito di un giudizio intentato rispettivamente da Vodafone Italia s.p.a., Fastweb s.p.a. e Wind Tre s.p.a. contro l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Le pronunce affrontano quasi tutte le più rilevanti questioni riguardanti le autorità di regolazione: i peculiari caratteri delle norme attributive dei poteri di queste altrettanto particolari pubbliche amministrazioni; il vincolo di rispetto anche nel caso di attività regolatorie dei principi della separazione dei poteri dello Stato e della gerarchia delle fonti del diritto; la dubbia legittimità di poteri amministrativi impliciti demandati al regolatore; la sempre necessaria osservanza del principio di tipicità degli atti amministrativi come garanzia per i privati; l’utilizzo indebito del potere di regolazione a fini sanzionatori; la legalità procedimentale come insufficiente succedaneo della legalità sostanziale; la preoccupante dequotazione delle stesse garanzie procedimentali; l’incerto confine tra tutela amministrativa e tutela giurisdizionale a vantaggio dei consumatori.File | Dimensione | Formato | |
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