Since 2009 the University of Milan has carried out archaeological excavations in the Peucetian site of Jazzo Fornasiello, a rich and rural settlement at the border between the territories of Gravina in Puglia and Poggiorsini (Italy-Bari). Now the site provides us with some new insights about the crucial role played by Peucetian women in performing rituals. The paper draws attention to a funerary enclosure (room G) within the so-called “Complesso Alfa”, which was built in the second half of the 4Th century BCE exactly above an Archaic tomb (tomb XXIV). The burial belonged to an old woman supposed to have been a charismatic lady, at least judging from some special grave goods and ritual tools buried with the lady. The Peucetian community living at Jazzo Fornasiello preserved memory of the aforementioned burial which probably became the focus of a heroic cult between the 4th and the 3rd centuries BCE, also resulting in the deposition of several subadult enchytrismoi all around the lady, whether it was meant to attract the charismatic old woman’s protection on the babies or to stress special links between past, present and future within the family group.

L’indagine archeologica che l’Università degli Studi di Milano conduce dal 2009 nell’insediamento rurale peuceta di Jazzo Fornasiello (Gravina in Puglia, Bari) offre alcuni interessanti spunti di riflessione per la ricostruzione del ruolo della donna peuceta, quale depositaria di speciali competenze e dispensatrice privilegiata del rito. L’articolo trae spunto dall’analisi e dall’interpretazione di un recinto funerario (ambiente G) eretto nell’ambito del c.d. “Complesso Alfa” nella seconda metà del IV sec. a.C. al di sopra di una tomba tardo-arcaica, la cui memoria si era mantenuta nel tempo. La sepoltura, risultata pertinente a una donna anziana, ha restituito un corredo che lascia intuire nella defunta particolari virtù carismatiche; è infatti alla luce di queste che è possibile spiegare, anche nella cornice di più ampi confronti antropologici, il progressivo agglutinarsi intorno a questa speciale antenata di enchytrismoi infantili, sia che il particolare legame topografico e cultuale veicoli il desiderio che dei piccoli si prendano cura proprio gli antenati, sia che tale associazione rappresenti per i viventi un collegamento forte con il passato a promozione del gruppo nella sua continuità futura.

Un’antenata carismatica. La T. XXIV nell’insediamento peuceta di Jazzo Fornasiello (Gravina in Puglia – BA) / C. Lambrugo. - In: ACME. - ISSN 2282-0035. - 73:2(2020), pp. 25-52. [10.13130/2282-0035/15683]

Un’antenata carismatica. La T. XXIV nell’insediamento peuceta di Jazzo Fornasiello (Gravina in Puglia – BA)

C. Lambrugo
2020

Abstract

Since 2009 the University of Milan has carried out archaeological excavations in the Peucetian site of Jazzo Fornasiello, a rich and rural settlement at the border between the territories of Gravina in Puglia and Poggiorsini (Italy-Bari). Now the site provides us with some new insights about the crucial role played by Peucetian women in performing rituals. The paper draws attention to a funerary enclosure (room G) within the so-called “Complesso Alfa”, which was built in the second half of the 4Th century BCE exactly above an Archaic tomb (tomb XXIV). The burial belonged to an old woman supposed to have been a charismatic lady, at least judging from some special grave goods and ritual tools buried with the lady. The Peucetian community living at Jazzo Fornasiello preserved memory of the aforementioned burial which probably became the focus of a heroic cult between the 4th and the 3rd centuries BCE, also resulting in the deposition of several subadult enchytrismoi all around the lady, whether it was meant to attract the charismatic old woman’s protection on the babies or to stress special links between past, present and future within the family group.
L’indagine archeologica che l’Università degli Studi di Milano conduce dal 2009 nell’insediamento rurale peuceta di Jazzo Fornasiello (Gravina in Puglia, Bari) offre alcuni interessanti spunti di riflessione per la ricostruzione del ruolo della donna peuceta, quale depositaria di speciali competenze e dispensatrice privilegiata del rito. L’articolo trae spunto dall’analisi e dall’interpretazione di un recinto funerario (ambiente G) eretto nell’ambito del c.d. “Complesso Alfa” nella seconda metà del IV sec. a.C. al di sopra di una tomba tardo-arcaica, la cui memoria si era mantenuta nel tempo. La sepoltura, risultata pertinente a una donna anziana, ha restituito un corredo che lascia intuire nella defunta particolari virtù carismatiche; è infatti alla luce di queste che è possibile spiegare, anche nella cornice di più ampi confronti antropologici, il progressivo agglutinarsi intorno a questa speciale antenata di enchytrismoi infantili, sia che il particolare legame topografico e cultuale veicoli il desiderio che dei piccoli si prendano cura proprio gli antenati, sia che tale associazione rappresenti per i viventi un collegamento forte con il passato a promozione del gruppo nella sua continuità futura.
Gravina in Puglia; Peuceti
Settore L-ANT/07 - Archeologia Classica
2020
Article (author)
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