L’avanzamento tecnologico nel settore dell’imaging ha trasformato il Neuroradiologo nel nuovo Anatomista. Il confronto tra la risonanza magnetica a 3 tesla (3T) basale e dilazionata di 4 ore dopo l’infusione endovenosa di mezzo di contrasto ha aperto la strada allo studio della compartimentazione dei liquidi endolabirintici Una conoscenza approfondita dell’anatomia normale radiologica degli spazi endo- e perilinfatici può consentire di chiarire maggiormente il legame a tutt’oggi incerto tra l’idrope endolinfatico e la malattia di Meniere. Presso la Neuroradiologia della Fondazione Irccs “Cà Granda”, Ospedale Maggiore Policlinico Di Milano, da circa 2 anni l’orecchio interno viene studiato con la metodica “delayed post-contrast 3D-FLAIR sequence” in 6 piani pre-definiti: 3 sagittali obliqui (laterale, intermedio e mediale) e 3 assiali (superiore, intermedio e inferiore). Gli Autori presenteranno con dovizia di immagini e video sia l’anatomia radiologica normale dei compartimenti endolabirintici, sia gli aspetti patologici finora rilevati, dimostrando le correlazioni cliniche in Pazienti giunti all’osservazione presso la UOSD di Audiologia dello stesso ospedale e studiati con la nuova metodica. In particolare, verranno mostrati i rapporti tra lo spazio perilinfatico e quello endolinfatico a livello del vestibolo e della coclea, ed i criteri di identificazione di un idrope endolinfatico. Inoltre, verranno presentati quadri clinici idi difficile interpretazione in cui l’imaging avanzato è risultato dirimente.
La risonanza magnetica 3T ed i compartimenti endolabirintici: il nuovo atlante anatomico in vivo e correlati clinici / G. Conte, F. Di Berardino. ((Intervento presentato al 106. convegno Congresso Nazionale SIOeChCF – Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale tenutosi a Rimini nel 2019.
La risonanza magnetica 3T ed i compartimenti endolabirintici: il nuovo atlante anatomico in vivo e correlati clinici
G. Conte;F. Di Berardino
2019
Abstract
L’avanzamento tecnologico nel settore dell’imaging ha trasformato il Neuroradiologo nel nuovo Anatomista. Il confronto tra la risonanza magnetica a 3 tesla (3T) basale e dilazionata di 4 ore dopo l’infusione endovenosa di mezzo di contrasto ha aperto la strada allo studio della compartimentazione dei liquidi endolabirintici Una conoscenza approfondita dell’anatomia normale radiologica degli spazi endo- e perilinfatici può consentire di chiarire maggiormente il legame a tutt’oggi incerto tra l’idrope endolinfatico e la malattia di Meniere. Presso la Neuroradiologia della Fondazione Irccs “Cà Granda”, Ospedale Maggiore Policlinico Di Milano, da circa 2 anni l’orecchio interno viene studiato con la metodica “delayed post-contrast 3D-FLAIR sequence” in 6 piani pre-definiti: 3 sagittali obliqui (laterale, intermedio e mediale) e 3 assiali (superiore, intermedio e inferiore). Gli Autori presenteranno con dovizia di immagini e video sia l’anatomia radiologica normale dei compartimenti endolabirintici, sia gli aspetti patologici finora rilevati, dimostrando le correlazioni cliniche in Pazienti giunti all’osservazione presso la UOSD di Audiologia dello stesso ospedale e studiati con la nuova metodica. In particolare, verranno mostrati i rapporti tra lo spazio perilinfatico e quello endolinfatico a livello del vestibolo e della coclea, ed i criteri di identificazione di un idrope endolinfatico. Inoltre, verranno presentati quadri clinici idi difficile interpretazione in cui l’imaging avanzato è risultato dirimente.File | Dimensione | Formato | |
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