At the present time, of enormous (and ever increasing) uncertainty about the future, I think there is a risk of cultivating the illusion that the decision by algorithm "is to the administration as the principle of proportionality is to the judge". Where, however, in both cases, the cognitive/conceptual error could be the same: and that is to think that the X, which is the result of uncertainty resulting from an objectively complex situation and indefinite and difficult to define - and that therefore implies the c.d. uncertain prognostic judgment - can be replaced by someone with a certain datum. It is therefore necessary, on the one hand, that the Public Administration does not try to escape the responsibility related to the decision adapted to the case in question, delegating it to the algorithm;and, on the other hand, that the (administrative) judge should not forget that, at least in principle, it is the Public Administration that possesses the technical competence allowing the case-to-case "proportionate weighting" and should therefore draw consequences in terms of the limits to its judicial review.

Nel momento attuale, di enorme (e sempre crescente) incertezza sul futuro, mi pare vi sia il rischio ‎di coltivare l’illusione che la decisione per algoritmo “stia all’amministrazione come il principio di ‎proporzionalità sta al giudice”. Laddove però, in ambo i casi, l’errore sul piano ‎cognitivo/concettuale potrebbe essere il medesimo: e cioè di pensare che quella X, che è frutto ‎dell’incertezza derivante da una situazione oggettivamente complessa e dai contorni indefiniti e ‎difficilmente definibili - e che implica dunque il c.d. giudizio prognostico incerto - possa essere ‎sostituita da qualcuno con un dato certo. Occorre dunque, da un lato, che la Pubblica ‎Amministrazione non tenti di sfuggire alla responsabilità connessa alla decisione adattata al caso ‎di specie, delegandola all’algoritmo; e, dall’altro lato, che il giudice (amministrativo) non ‎dimentichi che, almeno in linea di principio, è la Pubblica Amministrazione a possedere quella ‎competenza tecnica (per materia) che consente la “proporzionata ponderazione” applicata al caso ‎di specie, traendone le relative conseguenze in termini di limiti al suo sindacato giurisdizionale. ‎

L’Azione amministrativa e il suo sindacato: brevi riflessioni, in un’epoca di algoritmi e crisi / D.U. Galetta. - In: QUESTIONE GIUSTIZIA. - ISSN 1972-5531. - 2021:1(2021 May), pp. 225-231.

L’Azione amministrativa e il suo sindacato: brevi riflessioni, in un’epoca di algoritmi e crisi

D.U. Galetta
2021

Abstract

At the present time, of enormous (and ever increasing) uncertainty about the future, I think there is a risk of cultivating the illusion that the decision by algorithm "is to the administration as the principle of proportionality is to the judge". Where, however, in both cases, the cognitive/conceptual error could be the same: and that is to think that the X, which is the result of uncertainty resulting from an objectively complex situation and indefinite and difficult to define - and that therefore implies the c.d. uncertain prognostic judgment - can be replaced by someone with a certain datum. It is therefore necessary, on the one hand, that the Public Administration does not try to escape the responsibility related to the decision adapted to the case in question, delegating it to the algorithm;and, on the other hand, that the (administrative) judge should not forget that, at least in principle, it is the Public Administration that possesses the technical competence allowing the case-to-case "proportionate weighting" and should therefore draw consequences in terms of the limits to its judicial review.
Nel momento attuale, di enorme (e sempre crescente) incertezza sul futuro, mi pare vi sia il rischio ‎di coltivare l’illusione che la decisione per algoritmo “stia all’amministrazione come il principio di ‎proporzionalità sta al giudice”. Laddove però, in ambo i casi, l’errore sul piano ‎cognitivo/concettuale potrebbe essere il medesimo: e cioè di pensare che quella X, che è frutto ‎dell’incertezza derivante da una situazione oggettivamente complessa e dai contorni indefiniti e ‎difficilmente definibili - e che implica dunque il c.d. giudizio prognostico incerto - possa essere ‎sostituita da qualcuno con un dato certo. Occorre dunque, da un lato, che la Pubblica ‎Amministrazione non tenti di sfuggire alla responsabilità connessa alla decisione adattata al caso ‎di specie, delegandola all’algoritmo; e, dall’altro lato, che il giudice (amministrativo) non ‎dimentichi che, almeno in linea di principio, è la Pubblica Amministrazione a possedere quella ‎competenza tecnica (per materia) che consente la “proporzionata ponderazione” applicata al caso ‎di specie, traendone le relative conseguenze in termini di limiti al suo sindacato giurisdizionale. ‎
Sindacato giurisdizionale; principio di proporzionalità; amministrazione del rischio
Settore IUS/10 - Diritto Amministrativo
mag-2021
2021
https://www.questionegiustizia.it/rivista/la-giurisdizione-plurale-giudici-e-potere-amministrativo
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