La pandemia di SARS-CoV-2 ha sottoposto il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) a una pressione straordinaria, determinando in alcune regioni e in alcuni periodi situazioni di squilibrio fra domanda e offerta di assistenza nonostante la predisposizione di strategie di azione mirate a pianificare diversamente le attività sanitarie e a potenziare le risorse. In tale situazione, fermi restando i principi costituzionali (diritto alla tutela della salute e all’autodeterminazione, principio di uguaglianza, dovere di solidarietà), deontologici e fondativi del SSN (universalità ed equità), si rende necessario ricorrere a scelte di allocazione delle risorse. L’etica clinica (patient-centered) attribuisce particolare importanza al rispetto dei diritti e delle volontà della singola persona; l’etica della sanità pubblica (community-centered) attribuisce particolare importanza al principio di giustizia, inteso come equa allocazione delle risorse sanitarie. Durante un’emergenza di salute pubblica, la tensione tra i due paradigmi etici può diventare inevitabile. Nel caso di una completa saturazione tale da determinare l’impossibilità di garantire le cure intensive a tutte le persone malate per le quali si pone l’indicazione clinica a tali trattamenti, sarà necessario ricorrere a criteri di priorità, criteri la cui applicazione non può comunque comportare deroghe ai principi di cui sopra, né far venire meno l’esigenza di appropriatezza delle cure a causa della situazione straordinaria. Il presente documento fa seguito al documento Raccomandazioni di etica clinica per l’ammissione a trattamenti intensivi e per la loro sospensione – pubblicato dalla Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) il 6 marzo 2020 – ed è frutto di una riflessione allargata ad altre componenti (giuridiche, medico-legali), nonché di una revisione critica delle esperienze maturate sul campo durante la prima ondata della pandemia a livello italiano e internazionale, oltre che delle riflessioni deontologiche, etiche e bioetiche suscitate dalla pandemia.
Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia di Covid-19 / F. Ingravallo, F. Petrini, R. Zoia, E. Cingolani, G. Forti, G. Grasselli, D. Mazzon, V. Zagrebelsky. - (2021 Apr 06).
Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia di Covid-19
R. Zoia;G. Grasselli;
2021
Abstract
La pandemia di SARS-CoV-2 ha sottoposto il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) a una pressione straordinaria, determinando in alcune regioni e in alcuni periodi situazioni di squilibrio fra domanda e offerta di assistenza nonostante la predisposizione di strategie di azione mirate a pianificare diversamente le attività sanitarie e a potenziare le risorse. In tale situazione, fermi restando i principi costituzionali (diritto alla tutela della salute e all’autodeterminazione, principio di uguaglianza, dovere di solidarietà), deontologici e fondativi del SSN (universalità ed equità), si rende necessario ricorrere a scelte di allocazione delle risorse. L’etica clinica (patient-centered) attribuisce particolare importanza al rispetto dei diritti e delle volontà della singola persona; l’etica della sanità pubblica (community-centered) attribuisce particolare importanza al principio di giustizia, inteso come equa allocazione delle risorse sanitarie. Durante un’emergenza di salute pubblica, la tensione tra i due paradigmi etici può diventare inevitabile. Nel caso di una completa saturazione tale da determinare l’impossibilità di garantire le cure intensive a tutte le persone malate per le quali si pone l’indicazione clinica a tali trattamenti, sarà necessario ricorrere a criteri di priorità, criteri la cui applicazione non può comunque comportare deroghe ai principi di cui sopra, né far venire meno l’esigenza di appropriatezza delle cure a causa della situazione straordinaria. Il presente documento fa seguito al documento Raccomandazioni di etica clinica per l’ammissione a trattamenti intensivi e per la loro sospensione – pubblicato dalla Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) il 6 marzo 2020 – ed è frutto di una riflessione allargata ad altre componenti (giuridiche, medico-legali), nonché di una revisione critica delle esperienze maturate sul campo durante la prima ondata della pandemia a livello italiano e internazionale, oltre che delle riflessioni deontologiche, etiche e bioetiche suscitate dalla pandemia.File | Dimensione | Formato | |
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