Nel monumentale lavoro critico su Gustave Flaubert, Jean-Paul Sartre traccia un quadro biografico e letterario del père du réalisme, categorizzandone pulsioni umani e stile narrativo secondo criteri storicisti e freudiani. Stando a ciò che si indica esplicitamente ne L’Idiot de la famille, la causa delle note nevrosi di Flaubert dimorerebbe nel rapporto conflittuale col padre Achille-Cléophas, celebre medico di Rouen, tardo illuminista e fermo sostenitore delle scienze positive. Gustave, bambino abulico e facile alla fantasticheria, subirebbe la presenza scientifica, quasi meccanica, del padre, cadendo in uno stato di catatonia epilettica: il riscatto avverrà quando il padre morirà, e Gustave sarà finalmente libero di autodeterminarsi come artista dell’Immaginario. Non limitandosi alle sole idiosincrasie flaubertiane, ma aprendosi a un lungo excursus storico sulla Francia del Secondo Impero, l’Idiot sostiene inoltre che l’intero secolo XIX sarebbe stato avvelenato dall’egemonia scientifica, non più strumento d’elevazione umana ma veicolo di disparità sociale. La classe borghese, in piena ascesa, si sarebbe avvalsa del progresso scientifico per validare la propria posizione dominante, mantenendo e radicalizzando la distanza con gli ambienti proletari. Alla luce di queste osservazioni, s’intende proporre un commento del testo che dimostri come tutta l’opera sia pervasa da un doloroso sentimento antiscientifico; attraverso una presentazione de L’Idiot de la Famille e, specialmente, delle prese di posizione sartriane sulla questione della Scienza ottocentesca, si vedrà come Sartre dipinga il XIX secolo e il suo autore più rappresentativo come profondamente sfiduciati dalle nuove conquiste tecniche e teoriche.

Si uccida il dottore! Flaubert, artista antiscientifico ne L'Idiot de la famille / G. Testa. ((Intervento presentato al convegno Rencontres de l'archet : Letteratura e scienza. tenutosi a Morgex nel 2019.

Si uccida il dottore! Flaubert, artista antiscientifico ne L'Idiot de la famille

G. Testa
Primo
2019

Abstract

Nel monumentale lavoro critico su Gustave Flaubert, Jean-Paul Sartre traccia un quadro biografico e letterario del père du réalisme, categorizzandone pulsioni umani e stile narrativo secondo criteri storicisti e freudiani. Stando a ciò che si indica esplicitamente ne L’Idiot de la famille, la causa delle note nevrosi di Flaubert dimorerebbe nel rapporto conflittuale col padre Achille-Cléophas, celebre medico di Rouen, tardo illuminista e fermo sostenitore delle scienze positive. Gustave, bambino abulico e facile alla fantasticheria, subirebbe la presenza scientifica, quasi meccanica, del padre, cadendo in uno stato di catatonia epilettica: il riscatto avverrà quando il padre morirà, e Gustave sarà finalmente libero di autodeterminarsi come artista dell’Immaginario. Non limitandosi alle sole idiosincrasie flaubertiane, ma aprendosi a un lungo excursus storico sulla Francia del Secondo Impero, l’Idiot sostiene inoltre che l’intero secolo XIX sarebbe stato avvelenato dall’egemonia scientifica, non più strumento d’elevazione umana ma veicolo di disparità sociale. La classe borghese, in piena ascesa, si sarebbe avvalsa del progresso scientifico per validare la propria posizione dominante, mantenendo e radicalizzando la distanza con gli ambienti proletari. Alla luce di queste osservazioni, s’intende proporre un commento del testo che dimostri come tutta l’opera sia pervasa da un doloroso sentimento antiscientifico; attraverso una presentazione de L’Idiot de la Famille e, specialmente, delle prese di posizione sartriane sulla questione della Scienza ottocentesca, si vedrà come Sartre dipinga il XIX secolo e il suo autore più rappresentativo come profondamente sfiduciati dalle nuove conquiste tecniche e teoriche.
set-2019
Settore L-LIN/03 - Letteratura Francese
Si uccida il dottore! Flaubert, artista antiscientifico ne L'Idiot de la famille / G. Testa. ((Intervento presentato al convegno Rencontres de l'archet : Letteratura e scienza. tenutosi a Morgex nel 2019.
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