In occasione del soggiorno a Milano di Anne-Marie Le Page Du Boccage (1757), Pietro Verri propose ai colleghi dell’Accademia dei Trasformati di tradurre il poema “La Colombiade” (Parigi, 1756), che aggiorna alle istanze dei Lumi le problematiche legate alla scoperta dell’America. All’impresa parteciparono undici accademici (fra i quali Giuseppe Parini), chiamati a confrontarsi con i dieci canti del poema; tuttavia, il lavoro, ben presto avviato, fu dato alle stampe soltanto nel 1771, con l’introduzione del matematico Paolo Frisi. Si trattò di un’operazione complessa, in cui la fedeltà al testo originale venne continuamente intaccata da ragioni di varia natura (in primis imputabili alla presenza di voci poetiche eterogenee), che portarono di fatto alla creazione di un’opera in gran parte nuova; rappresentativa di gusti e tendenze di quella “école de Milan” che, nel lungo intervallo fra progetto e stampa, si era andata imponendo all’attenzione dell’Europa.
Una traduzione a più voci : "La Colombiade" di Madame Du Boccage / S. Baragetti. - In: SEICENTO E SETTECENTO. - ISSN 1828-2148. - 8:(2013), pp. 105-115. [10.1400/218564]
Una traduzione a più voci : "La Colombiade" di Madame Du Boccage
S. Baragetti
2013
Abstract
In occasione del soggiorno a Milano di Anne-Marie Le Page Du Boccage (1757), Pietro Verri propose ai colleghi dell’Accademia dei Trasformati di tradurre il poema “La Colombiade” (Parigi, 1756), che aggiorna alle istanze dei Lumi le problematiche legate alla scoperta dell’America. All’impresa parteciparono undici accademici (fra i quali Giuseppe Parini), chiamati a confrontarsi con i dieci canti del poema; tuttavia, il lavoro, ben presto avviato, fu dato alle stampe soltanto nel 1771, con l’introduzione del matematico Paolo Frisi. Si trattò di un’operazione complessa, in cui la fedeltà al testo originale venne continuamente intaccata da ragioni di varia natura (in primis imputabili alla presenza di voci poetiche eterogenee), che portarono di fatto alla creazione di un’opera in gran parte nuova; rappresentativa di gusti e tendenze di quella “école de Milan” che, nel lungo intervallo fra progetto e stampa, si era andata imponendo all’attenzione dell’Europa.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.