Il contributo ha per oggetto gli interventi operati dalla censura austriaca sul «Conciliatore» (1818-1819); quella «patologia» del periodico di punta del movimento romantico lombardo di cui parla Ludovico di Breme in una lettera del 13 novembre 1818 a Federico Confalonieri. Si intende soprattutto presentare una ricognizione degli scritti e un’indagine del ruolo di Silvio Pellico, che fu un redattore particolarmente esposto in quella fase storica, per il suo impegno a tutto campo (saggistica, produzione polemica, giornalismo, creazione letteraria). Fra i suoi articoli di maggiore impegno politico e letterario, spicca il racconto parodistico «Breve soggiorno in Milano di Battistino Barometro», destinato a rimanere incompiuto (ne uscirono sette capitoli in tre puntate, anch’esse oggetto delle mire della censura, nel luglio-settembre 1819), che proponeva un saggio di quella effimera narrativa ‘di spirito’ praticata dal côté romantico prima della dispersione dei protagonisti, e che fu non priva di risonanze sullo stesso Manzoni.
Patologia del "Conciliatore": Pellico e la censura / S. Baragetti - In: L'Italianistica oggi: ricerca e didattica / [a cura di] B. Alfonzetti, T. Cancro, V. Di Iasio, E. Pietrobon. - Prima edizione. - Roma : Adi, 2017. - ISBN 978-884675137-9. - pp. 1-8 (( Intervento presentato al 19. convegno Atti del Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) : 9-12 settembre tenutosi a Roma nel 2015.
Patologia del "Conciliatore": Pellico e la censura
S. Baragetti
2017
Abstract
Il contributo ha per oggetto gli interventi operati dalla censura austriaca sul «Conciliatore» (1818-1819); quella «patologia» del periodico di punta del movimento romantico lombardo di cui parla Ludovico di Breme in una lettera del 13 novembre 1818 a Federico Confalonieri. Si intende soprattutto presentare una ricognizione degli scritti e un’indagine del ruolo di Silvio Pellico, che fu un redattore particolarmente esposto in quella fase storica, per il suo impegno a tutto campo (saggistica, produzione polemica, giornalismo, creazione letteraria). Fra i suoi articoli di maggiore impegno politico e letterario, spicca il racconto parodistico «Breve soggiorno in Milano di Battistino Barometro», destinato a rimanere incompiuto (ne uscirono sette capitoli in tre puntate, anch’esse oggetto delle mire della censura, nel luglio-settembre 1819), che proponeva un saggio di quella effimera narrativa ‘di spirito’ praticata dal côté romantico prima della dispersione dei protagonisti, e che fu non priva di risonanze sullo stesso Manzoni.File | Dimensione | Formato | |
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