After Schemi, in 1963 – year of Gruppo 70 and Gruppo 63 – Stelio Maria Martini accomplished Neurosentimental book, one of the main important work within visual poetry researches during 1960s, based on the interaction between literature and visual culture. In order to define this book, critics spoke about photo-poem, fiction, visual novel, and proposed references to mass-media culture, photo-story, comics, and cinema. However, this essay aims to come back to analyze carefully the medium used by Martini, collage, in order to better understand the visual features of Neurosentimental. Thus it’s usefull to study visual, formal, compositional, and structural basic elements of collages to highlight that it’s the organizing feature of collage to define the meaning of images and texts in the page of the book, and to point out how the “layout/assembly” allowed the developping of a visual and textual novel like Neurosentimental. By carefull study of visual and literary models and sources of Neurosentimental, the essay aims to clarify the complex theory and practice developped by Martini in term of content, visual form and method.

Dopo l’esperienza di Schemi, nel 1963 – anno del Gruppo 70 e del Gruppo 63 – Stelio Maria Martini realizza Neurosentimental, unanimemente considerato lavoro seminale nell’ambito delle ricerche verbovisuali degli anni Sessanta, date dall’interazione di cultura e forma letteraria e visuale. Per definire questo libro, la critica ha parlato di fotopoema, di fiction, di romanzo visivo; ha avanzato riferimenti alla cultura massmediatica, al fotoromanzo, al fumetto, al cinema. Tuttavia, proprio per meglio evidenziarne il carattere visivo, ci si propone di tornare a guardare e a riflettere sulla tecnica impiegata da Martini, il collage. Si propone di tornare ai fondamenti visuali, formali, compositivi e strutturali del collage per sottolineare come la sua natura compositiva e organizzatrice contribuisca a determinare e a costruire il senso interno e di interrelazione tra immagine e parola e come l’’azione di “impaginazione/montaggio” sia lo strumento attivo che rende possibile lo sviluppo di un romanzo per immagini e parole come Neurosentimental. Attraverso un’attenta analisi di modelli e fonti visive e letterarie per l’elaborazione di Neurosentimental, il saggio si propone di esplicitare la complessità teorica e pratica costruita da Martini a livello contenutistico, formale e metodologico.

Neurosentimental di Stelio Maria Martini: un simulacro del nostro tempo / D. Colombo. - In: PIANO B. - ISSN 2531-9876. - 5:1(2020), pp. 51-84. [10 .6092/issn.2531 - 9876/12241]

Neurosentimental di Stelio Maria Martini: un simulacro del nostro tempo

D. Colombo
2020

Abstract

After Schemi, in 1963 – year of Gruppo 70 and Gruppo 63 – Stelio Maria Martini accomplished Neurosentimental book, one of the main important work within visual poetry researches during 1960s, based on the interaction between literature and visual culture. In order to define this book, critics spoke about photo-poem, fiction, visual novel, and proposed references to mass-media culture, photo-story, comics, and cinema. However, this essay aims to come back to analyze carefully the medium used by Martini, collage, in order to better understand the visual features of Neurosentimental. Thus it’s usefull to study visual, formal, compositional, and structural basic elements of collages to highlight that it’s the organizing feature of collage to define the meaning of images and texts in the page of the book, and to point out how the “layout/assembly” allowed the developping of a visual and textual novel like Neurosentimental. By carefull study of visual and literary models and sources of Neurosentimental, the essay aims to clarify the complex theory and practice developped by Martini in term of content, visual form and method.
Dopo l’esperienza di Schemi, nel 1963 – anno del Gruppo 70 e del Gruppo 63 – Stelio Maria Martini realizza Neurosentimental, unanimemente considerato lavoro seminale nell’ambito delle ricerche verbovisuali degli anni Sessanta, date dall’interazione di cultura e forma letteraria e visuale. Per definire questo libro, la critica ha parlato di fotopoema, di fiction, di romanzo visivo; ha avanzato riferimenti alla cultura massmediatica, al fotoromanzo, al fumetto, al cinema. Tuttavia, proprio per meglio evidenziarne il carattere visivo, ci si propone di tornare a guardare e a riflettere sulla tecnica impiegata da Martini, il collage. Si propone di tornare ai fondamenti visuali, formali, compositivi e strutturali del collage per sottolineare come la sua natura compositiva e organizzatrice contribuisca a determinare e a costruire il senso interno e di interrelazione tra immagine e parola e come l’’azione di “impaginazione/montaggio” sia lo strumento attivo che rende possibile lo sviluppo di un romanzo per immagini e parole come Neurosentimental. Attraverso un’attenta analisi di modelli e fonti visive e letterarie per l’elaborazione di Neurosentimental, il saggio si propone di esplicitare la complessità teorica e pratica costruita da Martini a livello contenutistico, formale e metodologico.
Stelio Maria Martini, Neurosentimental, poesia visiva, ricerche verbovisuali, collage, romanzo, fotomontaggio, arte, letteratura
Settore L-ART/03 - Storia dell'Arte Contemporanea
2020
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