Il presente volume è una sfida per l’editoria, per il lettore e perfino per la sua autrice. Si leggono sempre meno romanzi, per non parlare della poesia. La saggistica si vende pochissimo e il teatro quasi nulla. E allora perché pubblicare prima e leggere poi un testo antico, forse vecchio nell’intento e nei contenuti? Poiché questo libro fa qualche cosa di nuovo: svela il meccanismo creativo che sorregge l’ispirazione e la scrittura. Svela quell’automatismo di soluzioni e invenzioni che viene dal più profondo sedimento dell’esperienza pregressa o recente e che difficilmente si riesce a ricostruire nei suoi passaggi. È un libro di rimandi, citazioni, contaminazioni e di tradimenti. Un libro che narra di furti, perché rubare significa prendere con forza ciò che appartiene ad altri e farlo proprio. Se l’utopia di ogni drammaturgo è creare qualche cosa di vivo, che risvegli le coscienze o che faccia anche solo indispettire, allora ben venga questa sfida, nella consapevolezza che antico e vecchio non significano morto. Dialogherete con i grandi drammaturghi – Sofocle, Shakespeare, Voltaire, Hugo, Flaubert –, con personaggi mitici – Giocasta, Elena, Candido, Rigoletto, Madame Bovary –, con qualche donna o uomo famoso e con molti perfetti sconosciuti, che per una sera saliranno sul palco; forse incontrerete perfino un gatto e diventerete amici o addirittura nemici.
Teatro da leggere : Mito e conflitto / M. Mazzocut-Mis. - Milano : Le Monnier - Mondadori, 2020. - ISBN 9788800756020.
Teatro da leggere : Mito e conflitto
M. Mazzocut-Mis
2020
Abstract
Il presente volume è una sfida per l’editoria, per il lettore e perfino per la sua autrice. Si leggono sempre meno romanzi, per non parlare della poesia. La saggistica si vende pochissimo e il teatro quasi nulla. E allora perché pubblicare prima e leggere poi un testo antico, forse vecchio nell’intento e nei contenuti? Poiché questo libro fa qualche cosa di nuovo: svela il meccanismo creativo che sorregge l’ispirazione e la scrittura. Svela quell’automatismo di soluzioni e invenzioni che viene dal più profondo sedimento dell’esperienza pregressa o recente e che difficilmente si riesce a ricostruire nei suoi passaggi. È un libro di rimandi, citazioni, contaminazioni e di tradimenti. Un libro che narra di furti, perché rubare significa prendere con forza ciò che appartiene ad altri e farlo proprio. Se l’utopia di ogni drammaturgo è creare qualche cosa di vivo, che risvegli le coscienze o che faccia anche solo indispettire, allora ben venga questa sfida, nella consapevolezza che antico e vecchio non significano morto. Dialogherete con i grandi drammaturghi – Sofocle, Shakespeare, Voltaire, Hugo, Flaubert –, con personaggi mitici – Giocasta, Elena, Candido, Rigoletto, Madame Bovary –, con qualche donna o uomo famoso e con molti perfetti sconosciuti, che per una sera saliranno sul palco; forse incontrerete perfino un gatto e diventerete amici o addirittura nemici.File | Dimensione | Formato | |
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