Con la sentenza in esame la Corte costituzionale, intervenendo in relazione al giudizio di bilanciamento tra circostanze eterogenee del reato (art. 69 c.p.), ha ancora una volta dichiarato l’illegittimità del divieto di prevalenza di singole, specifiche attenuanti sull’aggravante della recidiva reiterata di cui all’art. 99, 4° comma, c.p. Il presente lavoro, dopo aver ripercorso la giurisprudenza costituzionale che, a partire dal 2012, ha gradualmente sgretolato tale divieto, si sofferma sulle motivazioni espresse in questa occasione dalla Consulta in riferimento alla circostanza attenuante del vizio parziale di mente di cui all’art. 89 c.p.: motivazioni sicuramente apprezzabili tanto alla luce della posizione della dottrina penalistica in merito alla riforma del 2005 della recidiva, quanto alla luce della letteratura scientifica circa la possibile influenza dei disturbi di mente sulla commissione e reiterazione dei reati.
Incostituzionale il divieto di prevalenza della seminfermità sulla recidiva reiterata: una nuova pronuncia della Corte costituzionale sull’art. 69, 4º comma, c.p / E. Mariani. - In: GIURISPRUDENZA ITALIANA. - ISSN 1125-3029. - 172:11(2020 Nov), pp. 2547-2555.
Incostituzionale il divieto di prevalenza della seminfermità sulla recidiva reiterata: una nuova pronuncia della Corte costituzionale sull’art. 69, 4º comma, c.p
E. Mariani
2020
Abstract
Con la sentenza in esame la Corte costituzionale, intervenendo in relazione al giudizio di bilanciamento tra circostanze eterogenee del reato (art. 69 c.p.), ha ancora una volta dichiarato l’illegittimità del divieto di prevalenza di singole, specifiche attenuanti sull’aggravante della recidiva reiterata di cui all’art. 99, 4° comma, c.p. Il presente lavoro, dopo aver ripercorso la giurisprudenza costituzionale che, a partire dal 2012, ha gradualmente sgretolato tale divieto, si sofferma sulle motivazioni espresse in questa occasione dalla Consulta in riferimento alla circostanza attenuante del vizio parziale di mente di cui all’art. 89 c.p.: motivazioni sicuramente apprezzabili tanto alla luce della posizione della dottrina penalistica in merito alla riforma del 2005 della recidiva, quanto alla luce della letteratura scientifica circa la possibile influenza dei disturbi di mente sulla commissione e reiterazione dei reati.Pubblicazioni consigliate
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