This paper aims to analyse some points, still open and problematic, related to the Etruscan cosmic system and the division of the sky into sixteen regions. This topic is dealt with starting from the analysis of the two main existing sources: the archaeological one, consisting of the Liver of Piacenza, and the literary one, supplied by some Latin authors. This analysis reveals that the division of the sky into sixteen parts, starting from the cardinal points and linked to the ars fulguratoria, is not related to the heavenly dwellings of the deities. In the conclusions, the author postulates the existence, for the Etruscan world, of two different sky division systems: the first, dictated by the cardinal axes, is identified with the diurnal motion of the sun; it is at the basis of the division into sixteen equal parts of the sky for the observation and interpretation of lightning. The second division system, dictated by the solstitial axes, is identified with the annual motion of the sun; it is at the basis of the division into sixteen regions of the sky relative to the dwellings of the deities.

Il presente contributo si propone di fare luce su alcuni punti, ad oggi ancora aperti e problematici, relativi al sistema cosmico degli Etruschi e alla divisione del cielo in sedici regioni. L’argomento è trattato partendo dall’analisi delle due principali fonti esistenti: quella archeologica, costituita dal Fegato di Piacenza, e quella letteraria, costituita dalle notizie tramandateci da alcuni autori latini. Da tale analisi emerge come la divisione del cielo in sedici parti, effettuata a partire dai punti cardinali e legata all’ars fulguratoria, risulti scollegata dalle dimore celesti delle divinità. Nelle conclusioni si è così giunti a postulare l’esistenza, per il mondo etrusco, di due differenti sistemi di divisione del cielo: il primo, dettato dagli assi cardinali, si identifica con il moto diurno del sole e risulta alla base della divisione in sedici parti uguali del cielo per l’osservazione e l’interpretazione dei fulmini; il secondo, dettato dagli assi solstiziali, si identifica invece con il moto annuo del sole, e risulta alla base della divisione in sedici regioni del cielo relativa alle dimore delle divinità.

Moto diurno e moto annuo: riflessioni sul sistema cosmico degli Etruschi / A.P. Pernigotti. - In: STUDI ETRUSCHI. - ISSN 0391-7762. - 81:(2019 Dec), pp. 183-199. [10.26406/StEtr81-11]

Moto diurno e moto annuo: riflessioni sul sistema cosmico degli Etruschi

A.P. Pernigotti
2019

Abstract

This paper aims to analyse some points, still open and problematic, related to the Etruscan cosmic system and the division of the sky into sixteen regions. This topic is dealt with starting from the analysis of the two main existing sources: the archaeological one, consisting of the Liver of Piacenza, and the literary one, supplied by some Latin authors. This analysis reveals that the division of the sky into sixteen parts, starting from the cardinal points and linked to the ars fulguratoria, is not related to the heavenly dwellings of the deities. In the conclusions, the author postulates the existence, for the Etruscan world, of two different sky division systems: the first, dictated by the cardinal axes, is identified with the diurnal motion of the sun; it is at the basis of the division into sixteen equal parts of the sky for the observation and interpretation of lightning. The second division system, dictated by the solstitial axes, is identified with the annual motion of the sun; it is at the basis of the division into sixteen regions of the sky relative to the dwellings of the deities.
Il presente contributo si propone di fare luce su alcuni punti, ad oggi ancora aperti e problematici, relativi al sistema cosmico degli Etruschi e alla divisione del cielo in sedici regioni. L’argomento è trattato partendo dall’analisi delle due principali fonti esistenti: quella archeologica, costituita dal Fegato di Piacenza, e quella letteraria, costituita dalle notizie tramandateci da alcuni autori latini. Da tale analisi emerge come la divisione del cielo in sedici parti, effettuata a partire dai punti cardinali e legata all’ars fulguratoria, risulti scollegata dalle dimore celesti delle divinità. Nelle conclusioni si è così giunti a postulare l’esistenza, per il mondo etrusco, di due differenti sistemi di divisione del cielo: il primo, dettato dagli assi cardinali, si identifica con il moto diurno del sole e risulta alla base della divisione in sedici parti uguali del cielo per l’osservazione e l’interpretazione dei fulmini; il secondo, dettato dagli assi solstiziali, si identifica invece con il moto annuo del sole, e risulta alla base della divisione in sedici regioni del cielo relativa alle dimore delle divinità.
Etruscan Religion, Divination, Fegato di Piacenza, Division of the Sky, Etruscan Pantheon
Settore L-ANT/06 - Etruscologia e Antichita' Italiche
dic-2019
http://www.studietruschi.net/it/articolo/moto-diurno-e-moto-annuo-riflessioni-sul-sistema-cosmico-degli-etruschi/7393
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