Nel capitolo viene affrontata tematica del lavoro svolto tramite piattaforma digitale. Dopo una preliminare ricognizione delle principali problematiche nascenti dalla più recente fase di evoluzione della tecnica, vengono presi in esame gli arresti giurisprudenziali sinora intervenuti in punto di qualificazione delle prestazioni rese a favore delle piattaforme operanti, in particolare, nel settore della consegna di cibi a domicilio. Le decisioni sinora emesse hanno escluso la natura subordinata del rapporto dei ciclofattorini (gli ormai noti riders), riconoscendo però la Corte d’Appello di Torino e, con diversa motivazione, la Suprema Corte l’applicabilità dell’art. 2, D.Lgs. n. 81/2015 e dunque l’estensione delle tutele del lavoro subordinato ai prestatori di lavoro di causa. L’attenzione si sposta poi sui più recenti interventi del legislatore che, con il D.L. n. 101/2019 (conv. con L. n. 128/2019), ha modificato la formulazione dell’art. 2, D.Lgs. n. 81/2015, che oggi prevede l’applicazione della “disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro prevalentemente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente”. Con lo stesso provvedimento normativo, sono state anche approntate alcune tutele a favore dei riders non etero-organizzati ex art. 2, D.Lgs. n. 81/2015, tra le quali, in particolare, si segnala il diritto ad un compenso minimo ed alla protezione dei dati personali, l’estensione del divieto di discriminazione e della copertura assicurativa in caso di infortunio. Come si avrà modo di rilevare, tale apparato protettivo presenta tuttavia alcune criticità, a partire dalla definizione di piattaforma, cui la legge pare attribuire un potere (di fissare unilateralmente il compenso e, soprattutto, di determinare le modalità di esecuzione della prestazione) difficilmente compatibile con una prestazione di natura non subordinata e/o non etero-organizzata.
Il lavoro mediante piattaforma / M. Biasi (OMNIA). - In: Diritto e processo del lavoro e della previdenza sociale : privato e pubblico. Tomo primo / [a cura di] G. Santoro Passarelli. - [s.l] : Utet, 2020. - ISBN 9788859822318. - pp. 139-170
Il lavoro mediante piattaforma
M. Biasi
2020
Abstract
Nel capitolo viene affrontata tematica del lavoro svolto tramite piattaforma digitale. Dopo una preliminare ricognizione delle principali problematiche nascenti dalla più recente fase di evoluzione della tecnica, vengono presi in esame gli arresti giurisprudenziali sinora intervenuti in punto di qualificazione delle prestazioni rese a favore delle piattaforme operanti, in particolare, nel settore della consegna di cibi a domicilio. Le decisioni sinora emesse hanno escluso la natura subordinata del rapporto dei ciclofattorini (gli ormai noti riders), riconoscendo però la Corte d’Appello di Torino e, con diversa motivazione, la Suprema Corte l’applicabilità dell’art. 2, D.Lgs. n. 81/2015 e dunque l’estensione delle tutele del lavoro subordinato ai prestatori di lavoro di causa. L’attenzione si sposta poi sui più recenti interventi del legislatore che, con il D.L. n. 101/2019 (conv. con L. n. 128/2019), ha modificato la formulazione dell’art. 2, D.Lgs. n. 81/2015, che oggi prevede l’applicazione della “disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro prevalentemente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente”. Con lo stesso provvedimento normativo, sono state anche approntate alcune tutele a favore dei riders non etero-organizzati ex art. 2, D.Lgs. n. 81/2015, tra le quali, in particolare, si segnala il diritto ad un compenso minimo ed alla protezione dei dati personali, l’estensione del divieto di discriminazione e della copertura assicurativa in caso di infortunio. Come si avrà modo di rilevare, tale apparato protettivo presenta tuttavia alcune criticità, a partire dalla definizione di piattaforma, cui la legge pare attribuire un potere (di fissare unilateralmente il compenso e, soprattutto, di determinare le modalità di esecuzione della prestazione) difficilmente compatibile con una prestazione di natura non subordinata e/o non etero-organizzata.File | Dimensione | Formato | |
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