The essay analyses a particular form assumed by the noun “secularism” and the centuries-old relationship between clergy and laity in the history of the Roman Church and Italian society. It deals with the Cardinal of Milan Ildefonso Schuster and its attitude to the positions of Pope Pius XII on democracy; it analyzes the relationship and the contrast between the civil authority and the ecclesiastical authority in Milan after the war, showing at which point Schuster’s ecclesiology (and the constitutive element represented by the link clergy-laity) was also a politology; finally, it measures the link between ecclesiology, politology and the problem of secularism in a Lombard bishop on the eve of the Constituent Assembly. The time span of the research is limited, the starting points a sort of excuses to gradually widen the look (the ambrosian echoes of a radio message, the relationship between the War of independence and secular state and a Christian philosophy of secularism), the implications far larger.

Il saggio analizza una forma particolare assunta dal sostantivo “laicità” e dal rapporto plurisecolare tra chierici e laici nella storia della Chiesa romana e della società italiana. Si occupa del cardinale di Milano Ildefonso Schuster e del suo atteggiamento di fronte alle prese di posizione di papa Pio XII sulla democrazia; analizza il rapporto e il contrasto tra l’autorità civile e l’autorità ecclesiastica nella Milano dell’immediato dopoguerra, mostrando fino a che punto l’ecclesiologia di Schuster (e l’elemento costitutivo rappresentato dal rapporto chierici-laici) sia stata anche una politologia; misura infine il nesso tra ecclesiologia, politologia e problema della laicità in un vescovo lombardo alla vigilia della Costituente. L’arco cronologico della ricerca è ristretto, i punti di partenza altrettanti pretesti per allargare via via lo sguardo (gli echi ambrosiani di un radiomessaggio, il rapporto tra guerra di liberazione e Stato laico e una filosofia cristiana della laicità), le implicazioni molto più ampie.

Ildefonso Schuster e l'episcopato lombardo di fronte alla nascita dello stato laico (1945-1948) / F. Mores. - In: RIVISTA DI STORIA DEL CRISTIANESIMO. - ISSN 1827-7365. - 10:2(2013), pp. 343-365.

Ildefonso Schuster e l'episcopato lombardo di fronte alla nascita dello stato laico (1945-1948)

F. Mores
2013

Abstract

The essay analyses a particular form assumed by the noun “secularism” and the centuries-old relationship between clergy and laity in the history of the Roman Church and Italian society. It deals with the Cardinal of Milan Ildefonso Schuster and its attitude to the positions of Pope Pius XII on democracy; it analyzes the relationship and the contrast between the civil authority and the ecclesiastical authority in Milan after the war, showing at which point Schuster’s ecclesiology (and the constitutive element represented by the link clergy-laity) was also a politology; finally, it measures the link between ecclesiology, politology and the problem of secularism in a Lombard bishop on the eve of the Constituent Assembly. The time span of the research is limited, the starting points a sort of excuses to gradually widen the look (the ambrosian echoes of a radio message, the relationship between the War of independence and secular state and a Christian philosophy of secularism), the implications far larger.
Il saggio analizza una forma particolare assunta dal sostantivo “laicità” e dal rapporto plurisecolare tra chierici e laici nella storia della Chiesa romana e della società italiana. Si occupa del cardinale di Milano Ildefonso Schuster e del suo atteggiamento di fronte alle prese di posizione di papa Pio XII sulla democrazia; analizza il rapporto e il contrasto tra l’autorità civile e l’autorità ecclesiastica nella Milano dell’immediato dopoguerra, mostrando fino a che punto l’ecclesiologia di Schuster (e l’elemento costitutivo rappresentato dal rapporto chierici-laici) sia stata anche una politologia; misura infine il nesso tra ecclesiologia, politologia e problema della laicità in un vescovo lombardo alla vigilia della Costituente. L’arco cronologico della ricerca è ristretto, i punti di partenza altrettanti pretesti per allargare via via lo sguardo (gli echi ambrosiani di un radiomessaggio, il rapporto tra guerra di liberazione e Stato laico e una filosofia cristiana della laicità), le implicazioni molto più ampie.
Settore M-STO/07 - Storia del Cristianesimo e delle Chiese
2013
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