Scientificamente provato? : Controversie biopolitiche nel trattamento dell’iperplasia surrenale congenita

Intersex is often seen as a paradigmatic case in socio-anthropological literature: it can serve as the “natural” confutation of the “natural” difference between the sexes. In contemporary Western societies, the construction, assignment, and stabilization of sex take place – first and foremost – in biomedical socio-cultural contexts. Currently, the construction of medical knowledge about intersex is going through a time of great instability, partially due to the intervention into the debate by lay subjects not affiliated with the techno-scientific establishment. This essay provides a map of a controversy surrounding the use of a drug the can prevent, in females, virilization of genitals caused by a congenital anomaly

Negli studi socio-antropologici, l’intersessualità è spesso assunta a caso paradigmatico: una “naturale” smentita della “naturale” differenza tra i sessi. Nell’Occidente contemporaneo, il contesto socio-culturale a cui è delegata la costruzione, assegnazione e stabilizzazione del sesso è in primis il campo biomedico. La costruzione del sapere medico sull’intersessualità attraversa attualmente un momento di grande instabilità, causata in parte dall’intervento di soggetti non appartenenti all’establishment tecno-scientifico. Questo contributo si propone di mappare una particolare controversia, relativa alla sicurezza e opportunità di utilizzo di un farmaco che è in grado di prevenire, nei soggetti femmina, la virilizzazione dei genitali causata da un’anomalia congenita.