The conflict between powers of the State gradually acquired, over the years, a function of extrema ratio, as it has been used to bring situations that would otherwise remain unprotected to the attention of the Constitutional Court. It is precisely this “last resort” function that, in recent times, seems to have taken on a completely new character and scope, due to the growing polarization of the political system (first towards a bipolar system, then towards a tripolar system), institutional tensions, and the never-ending escalation of the tone of the debate between the rival positions expressed within the system of representative democracy. The article analyzes some recent cases of innovative use of the conflict between powers, which have attempted to extend the scope of Article 134 of the Constitution to new powers, such as individual members of Parliament, parliamentary minorities, parliamentary oppositions, political parties and parliamentary groups. The article assesses the viability and effects of these hypotheses in order to understand how they are, in fact, symptomatic of the current crisis of representative democracy. Finally, the analysis focuses on the limits within which the evolution of the conflict between powers can represent a means to mitigate the crucial issues of the current phase.

Il conflitto di attribuzione tra poteri ha gradualmente acquisito, nel corso degli anni, una funzione di extrema ratio, venendo utilizzato per portare all’attenzione della Corte costituzionale situazioni che rimarrebbero altrimenti prive di tutela. È proprio questa funzione “di chiusura” che sembra avere assunto, in tempi recenti, carattere e portata del tutto nuovi, complice la crescente polarizzazione del sistema politico (prima verso un sistema bipolare, poi verso un sistema tripolare), le tensioni istituzionali, e l’incessante inasprirsi dei toni del confronto tra le opposte posizioni espresse nel sistema della democrazia rappresentativa. L’articolo analizza alcuni casi recenti di utilizzo in ottica evolutiva del conflitto di attribuzione tra poteri, che hanno tentato di estendere la legittimazione ex articolo 134 Cost. a poteri nuovi quali il singolo parlamentare, le minoranze parlamentari, le opposizioni, i partiti politici e i gruppi parlamentari. La percorribilità e gli effetti di tali ipotesi vengono vagliate anche ai fini di comprendere come esse siano sintomatiche dell’attuale crisi della democrazia rappresentativa. L’analisi si concentra infine sui limiti entro i quali l’evoluzione del conflitto di attribuzione tra poteri, anziché degenerare in una distorsione dell’istituto, può rappresentare una risorsa ai fini di alleviare le criticità della fase attuale.

Nuovi profili evolutivi del conflitto di attribuzione tra poteri nel contesto della crisi della democrazia rappresentativa / G. Cavaggion. - In: RIVISTA AIC. - ISSN 2039-8298. - 2019:2(2019 Jun 08), pp. 476-529.

Nuovi profili evolutivi del conflitto di attribuzione tra poteri nel contesto della crisi della democrazia rappresentativa

G. Cavaggion
2019

Abstract

The conflict between powers of the State gradually acquired, over the years, a function of extrema ratio, as it has been used to bring situations that would otherwise remain unprotected to the attention of the Constitutional Court. It is precisely this “last resort” function that, in recent times, seems to have taken on a completely new character and scope, due to the growing polarization of the political system (first towards a bipolar system, then towards a tripolar system), institutional tensions, and the never-ending escalation of the tone of the debate between the rival positions expressed within the system of representative democracy. The article analyzes some recent cases of innovative use of the conflict between powers, which have attempted to extend the scope of Article 134 of the Constitution to new powers, such as individual members of Parliament, parliamentary minorities, parliamentary oppositions, political parties and parliamentary groups. The article assesses the viability and effects of these hypotheses in order to understand how they are, in fact, symptomatic of the current crisis of representative democracy. Finally, the analysis focuses on the limits within which the evolution of the conflict between powers can represent a means to mitigate the crucial issues of the current phase.
Il conflitto di attribuzione tra poteri ha gradualmente acquisito, nel corso degli anni, una funzione di extrema ratio, venendo utilizzato per portare all’attenzione della Corte costituzionale situazioni che rimarrebbero altrimenti prive di tutela. È proprio questa funzione “di chiusura” che sembra avere assunto, in tempi recenti, carattere e portata del tutto nuovi, complice la crescente polarizzazione del sistema politico (prima verso un sistema bipolare, poi verso un sistema tripolare), le tensioni istituzionali, e l’incessante inasprirsi dei toni del confronto tra le opposte posizioni espresse nel sistema della democrazia rappresentativa. L’articolo analizza alcuni casi recenti di utilizzo in ottica evolutiva del conflitto di attribuzione tra poteri, che hanno tentato di estendere la legittimazione ex articolo 134 Cost. a poteri nuovi quali il singolo parlamentare, le minoranze parlamentari, le opposizioni, i partiti politici e i gruppi parlamentari. La percorribilità e gli effetti di tali ipotesi vengono vagliate anche ai fini di comprendere come esse siano sintomatiche dell’attuale crisi della democrazia rappresentativa. L’analisi si concentra infine sui limiti entro i quali l’evoluzione del conflitto di attribuzione tra poteri, anziché degenerare in una distorsione dell’istituto, può rappresentare una risorsa ai fini di alleviare le criticità della fase attuale.
Settore IUS/08 - Diritto Costituzionale
8-giu-2019
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