The paper analyses the judgment of the Grand Chamber of European Court of Justice of 12 November 2019, in case C-233/18. In this ruling, the Court of Justice enhances the principle of the best interests of the child regarding, in particular, the sanctions applicable to unaccompanied minors, in case of serious breaching of the rules of the accommodation centers as well as seriously violent behaviors. Moreover, the Author focuses on the standards foreseen by Directive 2013/33/UE of the European Parliament and of the Council of 26 June 2013 and Italian regulations about hosting refugee minors.

Il lavoro analizza la sentenza della Grande Sezione della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 12 novembre 2019, nella causa C-233/18. In tale pronuncia, i giudici di Lussemburgo valorizzano il principio del superiore interesse del minore in relazione alle sanzioni applicabili nei confronti di minorenni stranieri non accompagnati, collocati presso centri di accoglienza, in caso di violazioni delle regole interne alle strutture o di comportamenti gravemente violenti. L’autrice si sofferma, a tal riguardo, sulla disciplina contenuta nella direttiva 2013/33/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, per poi volgere lo sguardo alla normativa italiana in tema di accoglienza dei minori stranieri.

Le sanzioni applicabili ai minori stranieri non accompagnati nei centri di accoglienza : una recente pronuncia della Corte di Giustizia / C. DE LUCA. - In: CASSAZIONE PENALE. - ISSN 1125-856X. - 60:5(2020 May), pp. 2094-2102.

Le sanzioni applicabili ai minori stranieri non accompagnati nei centri di accoglienza : una recente pronuncia della Corte di Giustizia

C. DE LUCA
2020

Abstract

The paper analyses the judgment of the Grand Chamber of European Court of Justice of 12 November 2019, in case C-233/18. In this ruling, the Court of Justice enhances the principle of the best interests of the child regarding, in particular, the sanctions applicable to unaccompanied minors, in case of serious breaching of the rules of the accommodation centers as well as seriously violent behaviors. Moreover, the Author focuses on the standards foreseen by Directive 2013/33/UE of the European Parliament and of the Council of 26 June 2013 and Italian regulations about hosting refugee minors.
Il lavoro analizza la sentenza della Grande Sezione della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 12 novembre 2019, nella causa C-233/18. In tale pronuncia, i giudici di Lussemburgo valorizzano il principio del superiore interesse del minore in relazione alle sanzioni applicabili nei confronti di minorenni stranieri non accompagnati, collocati presso centri di accoglienza, in caso di violazioni delle regole interne alle strutture o di comportamenti gravemente violenti. L’autrice si sofferma, a tal riguardo, sulla disciplina contenuta nella direttiva 2013/33/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, per poi volgere lo sguardo alla normativa italiana in tema di accoglienza dei minori stranieri.
minorenni; non accompagnati; stranieri; minore; superiore interesse; unione europea; centri di accoglienza; corte di giustizia; sanzioni; regole; comportamenti; violazioni; reato
Settore IUS/16 - Diritto Processuale Penale
Settore IUS/14 - Diritto dell'Unione Europea
mag-2020
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