Corpo del lavoro. La dieta mediterranea (DM) è considerata una dieta equilibrata e potenzialmente anti-infiammatoria, caratterizzata dall’elevato consumo di olio di oliva, cereali non raffinati, frutta e verdura fresca o secca, pesce, latticini, carne e da un moderato consumo di vino rosso. Attualmente vi sono dati contrastanti rispetto ai benefici della DM nell’ artrite reumatoide (AR) e non vi sono sufficienti evidenze per supportare un ruolo della DM nella prevenzione e nel trattamento dell’AR. L’obiettivo dello studio era valutare l’eventuale associazione tra l’aderenza alla DM e l’attività di malattia, lo stato di salute generale (GH) e le comorbidità nei pazienti con AR. Materiali e Metodi. Sono stati arruolati tutti i pazienti consecutivi affetti da AR (ACR/EULAR 2010) riportando per ciascun paziente il Disease Activity Score su 28 articolazioni (DAS28), il Simple Disease Activity Index (SDAI), il GH riferito dal paziente e un questionario auto-compilato (MedDiet score). L’associazione tra il MedDiet score e le variabili sopra menzionate è stata valutata tramite modelli di regressione univariata. Tutte le analisi sono state condotte utilizzando il software R. Risultati. Sono stati arruolati 205 pazienti (197 italiani): età media alla visita 53 anni (q1-q3: 44-59), età all’esordio 38 (q1-q3: 28-47), durata di malattia 12 (q1-q3: 7-19), femmine 80.49%, positività auto-anticorpale per fattore reumatoide e/o anti peptide ciclico citrullinato 58.54%, danno radiografico 41.79%. Le comorbidità considerate sono state: gastrointestinali (malattia da reflusso gastro esofageo, malattie infiammatorie intestinali, gastrite, esofagite) 19%, insufficienza renale cronica 1%, ipertensione arteriosa 21.95%, diabete mellito 3.9%, malattia coronarica 1.95%. Una correlazione positiva significativa è stata trovata fra l’aderenza alla DM e il GH, come mostrato nella tabella sotto riportata: ciò suggerisce una lieve/moderata tendenza ad avere un GH migliore al crescere del punteggio del MedDiet score. Sebbene non statisticamente significativa, una correlazione negativa è stata osservata tra DAS28 o SDAI e il MedDiet score, suggerendo un’associazione fra una elevata aderenza alla DM e un basso livello di attività di malattia. È stata evidenziata una significativa differenza fra i soggetti con e senza ipertensione arteriosa per quanto riguarda il MedDiet score (differenza media -2.0 IC: -3.7, -0.2; p=0.029). Conclusioni. In questa coorte italiana l’aderenza alla DM è risultata significativamente associata ad un miglior GH, sebbene non sia stata dimostrata una correlazione significativa fra un elevato Med- Diet score e una bassa attività di malattia. L’ipertensione arteriosa è stata l’unica comorbidità, tra quelle considerate, associata a un basso MedDiet score, probabilmente a causa della bassa prevalenza delle altre comorbidità. Il nostro studio evidenzia, quindi, un beneficio globale legato alla DM nei pazienti con AR.
Potenziali implicazioni della dieta mediterranea nell’artrite reumatoide / I. Scotti, T. Schioppo, G. Marano, P. Boracchi, O. DE LUCIA, A. Murgo, F. Ingegnoli, R. Caporali. - In: REUMATISMO. - ISSN 0048-7449. - 71:Suppl. 2(2019), pp. 220-220. (Intervento presentato al 56. convegno Congresso Nazionale SIR tenutosi a Rimini nel 2019).
Potenziali implicazioni della dieta mediterranea nell’artrite reumatoide
I. Scotti;T. Schioppo;G. Marano;P. Boracchi;O. DE LUCIA;F. Ingegnoli;R. Caporali
2019
Abstract
Corpo del lavoro. La dieta mediterranea (DM) è considerata una dieta equilibrata e potenzialmente anti-infiammatoria, caratterizzata dall’elevato consumo di olio di oliva, cereali non raffinati, frutta e verdura fresca o secca, pesce, latticini, carne e da un moderato consumo di vino rosso. Attualmente vi sono dati contrastanti rispetto ai benefici della DM nell’ artrite reumatoide (AR) e non vi sono sufficienti evidenze per supportare un ruolo della DM nella prevenzione e nel trattamento dell’AR. L’obiettivo dello studio era valutare l’eventuale associazione tra l’aderenza alla DM e l’attività di malattia, lo stato di salute generale (GH) e le comorbidità nei pazienti con AR. Materiali e Metodi. Sono stati arruolati tutti i pazienti consecutivi affetti da AR (ACR/EULAR 2010) riportando per ciascun paziente il Disease Activity Score su 28 articolazioni (DAS28), il Simple Disease Activity Index (SDAI), il GH riferito dal paziente e un questionario auto-compilato (MedDiet score). L’associazione tra il MedDiet score e le variabili sopra menzionate è stata valutata tramite modelli di regressione univariata. Tutte le analisi sono state condotte utilizzando il software R. Risultati. Sono stati arruolati 205 pazienti (197 italiani): età media alla visita 53 anni (q1-q3: 44-59), età all’esordio 38 (q1-q3: 28-47), durata di malattia 12 (q1-q3: 7-19), femmine 80.49%, positività auto-anticorpale per fattore reumatoide e/o anti peptide ciclico citrullinato 58.54%, danno radiografico 41.79%. Le comorbidità considerate sono state: gastrointestinali (malattia da reflusso gastro esofageo, malattie infiammatorie intestinali, gastrite, esofagite) 19%, insufficienza renale cronica 1%, ipertensione arteriosa 21.95%, diabete mellito 3.9%, malattia coronarica 1.95%. Una correlazione positiva significativa è stata trovata fra l’aderenza alla DM e il GH, come mostrato nella tabella sotto riportata: ciò suggerisce una lieve/moderata tendenza ad avere un GH migliore al crescere del punteggio del MedDiet score. Sebbene non statisticamente significativa, una correlazione negativa è stata osservata tra DAS28 o SDAI e il MedDiet score, suggerendo un’associazione fra una elevata aderenza alla DM e un basso livello di attività di malattia. È stata evidenziata una significativa differenza fra i soggetti con e senza ipertensione arteriosa per quanto riguarda il MedDiet score (differenza media -2.0 IC: -3.7, -0.2; p=0.029). Conclusioni. In questa coorte italiana l’aderenza alla DM è risultata significativamente associata ad un miglior GH, sebbene non sia stata dimostrata una correlazione significativa fra un elevato Med- Diet score e una bassa attività di malattia. L’ipertensione arteriosa è stata l’unica comorbidità, tra quelle considerate, associata a un basso MedDiet score, probabilmente a causa della bassa prevalenza delle altre comorbidità. Il nostro studio evidenzia, quindi, un beneficio globale legato alla DM nei pazienti con AR.File | Dimensione | Formato | |
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