La ricerca qui condotta si sofferma su tre periodi: quello preconciliare (1958-1962) in cui la Chiesa, ancora legata agli schemi del papato pacelliano, manifestava fermenti che avrebbero avuto sviluppo negli anni successivi; quello del Concilio (1962-1965), in cui vivo fu il dibattito sui rapporti tra la Chiesa e il mondo contemporaneo e sul ruolo in esso del cosiddetto “popolo di Dio”; quelli postconciliari (1965-1968) con la ricezione dei documenti del Vaticano II e la nascita di una nuova sensibilità religiosa. Questi furono anni fondamentali per la storia della Chiesa e del mondo cattolico, perché la nuova sensibilità introdotta dal Concilio in un mondo cattolico come quello italiano per lo più attestato su posizioni convenzionali e tendenzialmente conservatrici, risvegliò il desiderio di un profondo rinnovamento, che si manifestò nel diffondersi di fogli e riviste, che divennero il luogo privilegiato dell’elaborazione e del dibattito. Fu in tale contesto che si assistette all’affermarsi di una nuova disponibilità al dialogo con le diverse culture politiche che portò da una parte alla nascita dell’esperienza dei primi governi di centro-sinistra, dall’altra ad una nuova curiosità intellettuale per quel mondo marxista che, a lungo stigmatizzato, ora pareva poter diventare interlocutore di molti cattolici. Il “dialogo” inaugurato da Mario Gozzini con comunisti come Lucio Lombardo Radice precede di pochi anni il movimento del sessantotto, all’interno del quale convissero esperienze provenienti dalla cultura della sinistra e dal mondo cattolico: prendeva così corpo la cosiddetta “contestazione ecclesiale”.
Dal Concilio alla contestazione : riviste cattoliche negli anni del cambiamento (1958-1968) / D. Saresella. - Brescia : Morcelliana, 2005. - ISBN 8837220308.
Dal Concilio alla contestazione : riviste cattoliche negli anni del cambiamento (1958-1968)
D. SaresellaPrimo
2005
Abstract
La ricerca qui condotta si sofferma su tre periodi: quello preconciliare (1958-1962) in cui la Chiesa, ancora legata agli schemi del papato pacelliano, manifestava fermenti che avrebbero avuto sviluppo negli anni successivi; quello del Concilio (1962-1965), in cui vivo fu il dibattito sui rapporti tra la Chiesa e il mondo contemporaneo e sul ruolo in esso del cosiddetto “popolo di Dio”; quelli postconciliari (1965-1968) con la ricezione dei documenti del Vaticano II e la nascita di una nuova sensibilità religiosa. Questi furono anni fondamentali per la storia della Chiesa e del mondo cattolico, perché la nuova sensibilità introdotta dal Concilio in un mondo cattolico come quello italiano per lo più attestato su posizioni convenzionali e tendenzialmente conservatrici, risvegliò il desiderio di un profondo rinnovamento, che si manifestò nel diffondersi di fogli e riviste, che divennero il luogo privilegiato dell’elaborazione e del dibattito. Fu in tale contesto che si assistette all’affermarsi di una nuova disponibilità al dialogo con le diverse culture politiche che portò da una parte alla nascita dell’esperienza dei primi governi di centro-sinistra, dall’altra ad una nuova curiosità intellettuale per quel mondo marxista che, a lungo stigmatizzato, ora pareva poter diventare interlocutore di molti cattolici. Il “dialogo” inaugurato da Mario Gozzini con comunisti come Lucio Lombardo Radice precede di pochi anni il movimento del sessantotto, all’interno del quale convissero esperienze provenienti dalla cultura della sinistra e dal mondo cattolico: prendeva così corpo la cosiddetta “contestazione ecclesiale”.Pubblicazioni consigliate
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