Background L’iperuricemia cronica con e senza deposito di urato monosodico nei tessuti è una malattia sistemica e può essere considerata un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di molteplici complicanze quali sindrome metabolica, ipertensione, malattia cardiovascolare e malattia renale. In Italia, si calcola che le persone affette da iperuricemia cronica con e senza deposito di urato siano circa 1 milione, ma il dato è probabilmente sottovalutato. L’impatto economico della patologia non è quindi trascurabile e la sua valutazione assume sempre più importanza sia in termini di costi diretti che di costi indiretti dovuti alle complicanze dell’iperuricemia cronica. Queste brevi premesse sono sufficienti per comprendere come la gestione del paziente con iperuricemia meriti un approfondimento e riflessione multidisciplinare al fine di migliorare il processo clinico-assistenziale nelle diverse realtà regionali e a livello nazionale. Con questo obiettivo è stato sviluppato il progetto ARTU - Appraisal board Round Table for Uricemia, una tavola di lavoro multidisciplinare che si propone di valutare il quadro attuale e le prospettive future in ambito della gestione del paziente con iperuricemia, integrando, nel processo di miglioramento, le competenze di tutti i professionisti coinvolti. La tavola rotonda a livello lombardo ha unito i pareri e le competenze provenienti da clinici dalla medicina specialistica (cardiologia, nefrologia, geriatria), dalla medicina generale e dal mondo farmacoeconomico. La discussione è stata incentrata sull’approfondimento e condivisione di contenuti di fondamentale importanza per la conoscenza e gestione della patologia, ed indirizzata a segnalare i punti più critici e quelli ancora interrogativi a cui trovare una risposta. In tal senso la redazione di un documento di consensus firmato da un team di Key Opinion Leader potrebbe essere un primo step significativo a livello nazionale. La tavola rotonda ha avuto quali temi cardine: gli aspetti epidemiologici della patologia, l’analisi della letteratura scientifica a disposizione in merito all’impatto clinico ed economico della patologia, la valutazione delle linee guida e raccomandazioni di riferimento disponibili, la diagnosi e terapia, gli aspetti pratici, organizzativi e farmacoeconomici.

L’iperuricemia cronica con e senza deposito di urato / S. Carugo, M. Cozzolino, C. Esposito, D. Lauri, S. Lucreziotti, F. Oliva, G.M. Bruno, S. Di Matteo, C. Martinotti, M.C. Valentino, G.L. Colombo. - In: CLINICO ECONOMICS. - ISSN 2282-8087. - 2020:Supplemento 1(2020 Mar 16), pp. 1-17.

L’iperuricemia cronica con e senza deposito di urato

S. Carugo
Primo
;
M. Cozzolino
Secondo
;
2020

Abstract

Background L’iperuricemia cronica con e senza deposito di urato monosodico nei tessuti è una malattia sistemica e può essere considerata un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di molteplici complicanze quali sindrome metabolica, ipertensione, malattia cardiovascolare e malattia renale. In Italia, si calcola che le persone affette da iperuricemia cronica con e senza deposito di urato siano circa 1 milione, ma il dato è probabilmente sottovalutato. L’impatto economico della patologia non è quindi trascurabile e la sua valutazione assume sempre più importanza sia in termini di costi diretti che di costi indiretti dovuti alle complicanze dell’iperuricemia cronica. Queste brevi premesse sono sufficienti per comprendere come la gestione del paziente con iperuricemia meriti un approfondimento e riflessione multidisciplinare al fine di migliorare il processo clinico-assistenziale nelle diverse realtà regionali e a livello nazionale. Con questo obiettivo è stato sviluppato il progetto ARTU - Appraisal board Round Table for Uricemia, una tavola di lavoro multidisciplinare che si propone di valutare il quadro attuale e le prospettive future in ambito della gestione del paziente con iperuricemia, integrando, nel processo di miglioramento, le competenze di tutti i professionisti coinvolti. La tavola rotonda a livello lombardo ha unito i pareri e le competenze provenienti da clinici dalla medicina specialistica (cardiologia, nefrologia, geriatria), dalla medicina generale e dal mondo farmacoeconomico. La discussione è stata incentrata sull’approfondimento e condivisione di contenuti di fondamentale importanza per la conoscenza e gestione della patologia, ed indirizzata a segnalare i punti più critici e quelli ancora interrogativi a cui trovare una risposta. In tal senso la redazione di un documento di consensus firmato da un team di Key Opinion Leader potrebbe essere un primo step significativo a livello nazionale. La tavola rotonda ha avuto quali temi cardine: gli aspetti epidemiologici della patologia, l’analisi della letteratura scientifica a disposizione in merito all’impatto clinico ed economico della patologia, la valutazione delle linee guida e raccomandazioni di riferimento disponibili, la diagnosi e terapia, gli aspetti pratici, organizzativi e farmacoeconomici.
Settore MED/11 - Malattie dell'Apparato Cardiovascolare
16-mar-2020
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