Il contributo è dedicato all’analisi di alcuni componimenti poetici di quattro autori –Cernuda, Aleixandre, Altolaguirre y Guillén– che svolgono una riflessione sul valore della memoria. L’elemento comune, su cui si è basata la scelta di questo corpus di testi, è determinato dalla tendenza a trascendere l’esperienza individuale in una prospettiva generalizzante, dal tono sentenzioso e dalle asserzioni di tipo aforistico. L’obiettivo dell’indagine è quello di evidenziare le peculiarità di ogni poeta, all’interno di una rete di analogie. Emerge, infatti, la singolare nota di personalità ispirate da diversi atteggiamenti vitali: il tono sentenzioso di Cernuda nasce da una tecnica di distanziamento e maschera intense pulsioni di morte; Aleixandre –dialogando intertestualmente con il suo compagno di generazione– respinge le scorie del passato e sceglie la dignità dell’oblio; Altolaguirre elabora una peculiare relazione fra ‘memoria’ e ‘morte’ basata su una concezione metafisica che ammette la sopravvivenza dello spirito oltre i limiti della vita terrena; mentre in Guillén prevale l’aspetto positivo della memoria, depositaria dei tesori dell’esperienza.
Cuatro poetas frente al recuerdo : notas a algunos versos de Cernuda, Aleixandre, Altolaguirre y Guillén / M. Rosso - In: Vivir es ver volver : studi in onore di Gabriele Morelli / [a cura di] M. Bernard, I. Rota, M. Bianchi. - Bergamo : Bergamo university press : Sestante, 2009 Oct. - ISBN 9788896333129. - pp. 437-447
Cuatro poetas frente al recuerdo : notas a algunos versos de Cernuda, Aleixandre, Altolaguirre y Guillén
M. RossoPrimo
2009
Abstract
Il contributo è dedicato all’analisi di alcuni componimenti poetici di quattro autori –Cernuda, Aleixandre, Altolaguirre y Guillén– che svolgono una riflessione sul valore della memoria. L’elemento comune, su cui si è basata la scelta di questo corpus di testi, è determinato dalla tendenza a trascendere l’esperienza individuale in una prospettiva generalizzante, dal tono sentenzioso e dalle asserzioni di tipo aforistico. L’obiettivo dell’indagine è quello di evidenziare le peculiarità di ogni poeta, all’interno di una rete di analogie. Emerge, infatti, la singolare nota di personalità ispirate da diversi atteggiamenti vitali: il tono sentenzioso di Cernuda nasce da una tecnica di distanziamento e maschera intense pulsioni di morte; Aleixandre –dialogando intertestualmente con il suo compagno di generazione– respinge le scorie del passato e sceglie la dignità dell’oblio; Altolaguirre elabora una peculiare relazione fra ‘memoria’ e ‘morte’ basata su una concezione metafisica che ammette la sopravvivenza dello spirito oltre i limiti della vita terrena; mentre in Guillén prevale l’aspetto positivo della memoria, depositaria dei tesori dell’esperienza.Pubblicazioni consigliate
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