Persone di tutte le età e con differenti condizioni di salute frequentano gli impianti natatori per nuotare e praticare una varietà enorme di attività acquatiche: la qualità delle acque di piscina è quindi molto importante sotto il profilo igienico-sanitario. Scopo di questo lavoro è valutare la qualità delle acque di piscina della città di Milano nel triennio 2006-2008, secondo due normative di riferimento differenti, la Circolare del Ministero della Sanità n.128/71 per il 2006 e il DGR 2552/2006 della Regione Lombardia per il 2007-2008. Nel 2006, i sopralluoghi delle sole piscine pubbliche sono stati 120 per un totale di 700 analisi; nel 2007 e nel 2008, i sopralluoghi sono aumentati rispettivamente a 230 (2100 analisi) e 177 (1530 analisi), avendo esteso i campionamenti anche alle piscine private ad uso pubblico. I campioni, una volta prelevati, sono stati analizzati dal Laboratorio di Sanità Pubblica dell’ASL Città di Milano per la ricerca e la quantificazione di Carica Batterica Totale -CBT- 37° e 22°, Escherichia (E.)coli, Enterococchi, Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus (metodi ISTISAN 07/5) e dal Laboratorio ARPA (Dipartimento provinciale Milano) per la parte chimica (metodi IRSA). Le differenze nelle percentuali di non conformità di pH, il cui limite di riferimento è passato da 6.5-8.3 a 6.5-7.5, sono molto evidenti nel triennio analizzato, passando dallo 0% del 2006 al 47% e 53% del 2007 e del 2008. Il cloro libero attivo vede, invece, un ampliamento del range del limite di riferimento da 0.4-0.6 a 0.7-1.5 mg/l, con il susseguente passaggio delle non conformità dal 93% (2006) al 37% e 31% (2007 e 2008). A partire dal 2007, l’aumento del numero di parametri microbiologici ricercati ha portato ad una maggiore capacità valutativa della qualità dell’acqua di vasca, sia da parte dei gestori che dei controllori, rispetto alla situazione pregressa, ma anche all’incremento delle non conformità (7% nel 2006 vs 31% nel 2007 e 33% nel 2008) soprattutto per le cariche batteriche totali alle due temperature, Pseudomonas aeruginosa e Staphilococcus aureus. Escherichia coli ed enterococchi, indicatori di contaminazione fecale, risultano sempre praticamente assenti. Le non conformità del cloro libero sono evidenti e costanti in tutte le stagioni, nel 2006; negli anni successivi, le non conformità stagionali sono sovrapponibili e riguardano maggiormente pH e cloro libero attivo, seguite da un incremento per P.aeruginosa in primavera e per S.aureus in inverno. Stando alla normativa vigente, le acque di piscina della città di Milano possono considerarsi di discreta qualità; le modifiche introdotte nel 2006 hanno sicuramente portato novità positive nel loro controllo, seppure si possano ravvisare ancora possibilità di miglioramento. Tutte le piscine controllate sono trattate con ipoclorito di sodio; le non conformità di cloro libero e pH, da cui dipendono le reazioni chimiche del cloro (rapporto HClO-ClO-), evidenziano quanto il processo di disinfezione con i suoi delicati equilibri sia ancora un punto critico nella gestione. L’incremento del numero di parametri microbiologici da ricercare ha riguardato esclusivamente le forme batteriche, seppure la letteratura internazionale più recente evidenzi numerose epidemie di criptosporidiosi, di adenovirus e norovirus in frequentatori di piscine. Sembrerebbe opportuna pertanto una revisione dei parametri, estendendo le ricerche a virus e protozoi. I campionamenti vengono eseguiti per motivi organizzativi ed analitici prevalentemente al mattino: in questi orari il numero di utenti e il loro turnover è sicuramente inferiore a quello del tardo pomeriggio e della serata. Almeno in via sperimentale sarebbe utile effettuare i campionamenti nelle ore serali per verificare come cambi la qualità dell’acqua.

Studio della qualità delle acqua delle piscine della città di Milano nel triennio 2006-2008 / M. Tesauro, M. Consonni, A. Bianchi, M. Bollani, M. Cesaria, G. Ciconali, M.G. Galli. ((Intervento presentato al 33. convegno Congresso annuale Associazione Italiana di Epidemiologia Fare epidemiologia nella clinica, nella prevenzione e nell’organizzazione sanitaria – le reti italiane di epidemiologia si incontrano tenutosi a Modena nel 2009.

Studio della qualità delle acqua delle piscine della città di Milano nel triennio 2006-2008

M. Tesauro
Primo
;
M. Consonni
Secondo
;
A. Bianchi;M.G. Galli
Ultimo
2009

Abstract

Persone di tutte le età e con differenti condizioni di salute frequentano gli impianti natatori per nuotare e praticare una varietà enorme di attività acquatiche: la qualità delle acque di piscina è quindi molto importante sotto il profilo igienico-sanitario. Scopo di questo lavoro è valutare la qualità delle acque di piscina della città di Milano nel triennio 2006-2008, secondo due normative di riferimento differenti, la Circolare del Ministero della Sanità n.128/71 per il 2006 e il DGR 2552/2006 della Regione Lombardia per il 2007-2008. Nel 2006, i sopralluoghi delle sole piscine pubbliche sono stati 120 per un totale di 700 analisi; nel 2007 e nel 2008, i sopralluoghi sono aumentati rispettivamente a 230 (2100 analisi) e 177 (1530 analisi), avendo esteso i campionamenti anche alle piscine private ad uso pubblico. I campioni, una volta prelevati, sono stati analizzati dal Laboratorio di Sanità Pubblica dell’ASL Città di Milano per la ricerca e la quantificazione di Carica Batterica Totale -CBT- 37° e 22°, Escherichia (E.)coli, Enterococchi, Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus (metodi ISTISAN 07/5) e dal Laboratorio ARPA (Dipartimento provinciale Milano) per la parte chimica (metodi IRSA). Le differenze nelle percentuali di non conformità di pH, il cui limite di riferimento è passato da 6.5-8.3 a 6.5-7.5, sono molto evidenti nel triennio analizzato, passando dallo 0% del 2006 al 47% e 53% del 2007 e del 2008. Il cloro libero attivo vede, invece, un ampliamento del range del limite di riferimento da 0.4-0.6 a 0.7-1.5 mg/l, con il susseguente passaggio delle non conformità dal 93% (2006) al 37% e 31% (2007 e 2008). A partire dal 2007, l’aumento del numero di parametri microbiologici ricercati ha portato ad una maggiore capacità valutativa della qualità dell’acqua di vasca, sia da parte dei gestori che dei controllori, rispetto alla situazione pregressa, ma anche all’incremento delle non conformità (7% nel 2006 vs 31% nel 2007 e 33% nel 2008) soprattutto per le cariche batteriche totali alle due temperature, Pseudomonas aeruginosa e Staphilococcus aureus. Escherichia coli ed enterococchi, indicatori di contaminazione fecale, risultano sempre praticamente assenti. Le non conformità del cloro libero sono evidenti e costanti in tutte le stagioni, nel 2006; negli anni successivi, le non conformità stagionali sono sovrapponibili e riguardano maggiormente pH e cloro libero attivo, seguite da un incremento per P.aeruginosa in primavera e per S.aureus in inverno. Stando alla normativa vigente, le acque di piscina della città di Milano possono considerarsi di discreta qualità; le modifiche introdotte nel 2006 hanno sicuramente portato novità positive nel loro controllo, seppure si possano ravvisare ancora possibilità di miglioramento. Tutte le piscine controllate sono trattate con ipoclorito di sodio; le non conformità di cloro libero e pH, da cui dipendono le reazioni chimiche del cloro (rapporto HClO-ClO-), evidenziano quanto il processo di disinfezione con i suoi delicati equilibri sia ancora un punto critico nella gestione. L’incremento del numero di parametri microbiologici da ricercare ha riguardato esclusivamente le forme batteriche, seppure la letteratura internazionale più recente evidenzi numerose epidemie di criptosporidiosi, di adenovirus e norovirus in frequentatori di piscine. Sembrerebbe opportuna pertanto una revisione dei parametri, estendendo le ricerche a virus e protozoi. I campionamenti vengono eseguiti per motivi organizzativi ed analitici prevalentemente al mattino: in questi orari il numero di utenti e il loro turnover è sicuramente inferiore a quello del tardo pomeriggio e della serata. Almeno in via sperimentale sarebbe utile effettuare i campionamenti nelle ore serali per verificare come cambi la qualità dell’acqua.
2009
piscina, legislazione
Settore MED/42 - Igiene Generale e Applicata
Studio della qualità delle acqua delle piscine della città di Milano nel triennio 2006-2008 / M. Tesauro, M. Consonni, A. Bianchi, M. Bollani, M. Cesaria, G. Ciconali, M.G. Galli. ((Intervento presentato al 33. convegno Congresso annuale Associazione Italiana di Epidemiologia Fare epidemiologia nella clinica, nella prevenzione e nell’organizzazione sanitaria – le reti italiane di epidemiologia si incontrano tenutosi a Modena nel 2009.
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