Per comprendere il carattere non comune delle elezioni del 2013 e del 2018 non è sufficiente invocare la reazione degli elettori alle trasformazioni epocali dei nostri tempi. Le narrazioni che attribuiscono alternativamente agli effetti della Grande Recessione, della globalizzazione o della crisi migratoria le cause dei terremoti elettorali del 2013 e del 2018 rischiano infatti di essere un alibi per chi vuole nascondere le responsabilità della classe dirigente della Seconda Repubblica. La tesi avanzata nel libro è invece che la motivazione decisiva della scelta di tantissimi di cambiare voto sia proprio da ricercare nella caduta verticale di reputazione dell’intero ceto politico tradizionale. Una crisi di autorità, dunque, serpeggiante da ben prima della Grande Recessione e alimentata dalla diffusa convinzione che entrambi i partiti cardini del sistema politico della Seconda Repubblica fossero incapaci di attrezzare il paese alle sfide epocali da fronteggiare. Formazioni come il M5s e la nuova Lega di Salvini hanno poi permesso a questi risentimenti di esprimersi sul piano elettorale. Siamo dunque ad un passaggio fondamentale della nostra storia politica non tanto perché sia in corso una trasformazione antropologica degli italiani, quanto piuttosto perché molti di loro hanno giudicato tale il fallimento dell’intero ceto politico tradizionale da preferire a questo un salto nel buio. Alzare il velo su questo giudizio è l’obiettivo di questo lavoro. Raccontare l’apocalisse della democrazia italiana.
L'apocalisse della democrazia italiana : alle origini di due terremoti elettorali / H. Schadee, P. Segatti, C. Vezzoni. - Bologna : Il mulino, 2019. - ISBN 9788815280282. (STUDI E RICERCHE)
L'apocalisse della democrazia italiana : alle origini di due terremoti elettorali
P. Segatti
Co-primo
;C. Vezzoni
Co-primo
2019
Abstract
Per comprendere il carattere non comune delle elezioni del 2013 e del 2018 non è sufficiente invocare la reazione degli elettori alle trasformazioni epocali dei nostri tempi. Le narrazioni che attribuiscono alternativamente agli effetti della Grande Recessione, della globalizzazione o della crisi migratoria le cause dei terremoti elettorali del 2013 e del 2018 rischiano infatti di essere un alibi per chi vuole nascondere le responsabilità della classe dirigente della Seconda Repubblica. La tesi avanzata nel libro è invece che la motivazione decisiva della scelta di tantissimi di cambiare voto sia proprio da ricercare nella caduta verticale di reputazione dell’intero ceto politico tradizionale. Una crisi di autorità, dunque, serpeggiante da ben prima della Grande Recessione e alimentata dalla diffusa convinzione che entrambi i partiti cardini del sistema politico della Seconda Repubblica fossero incapaci di attrezzare il paese alle sfide epocali da fronteggiare. Formazioni come il M5s e la nuova Lega di Salvini hanno poi permesso a questi risentimenti di esprimersi sul piano elettorale. Siamo dunque ad un passaggio fondamentale della nostra storia politica non tanto perché sia in corso una trasformazione antropologica degli italiani, quanto piuttosto perché molti di loro hanno giudicato tale il fallimento dell’intero ceto politico tradizionale da preferire a questo un salto nel buio. Alzare il velo su questo giudizio è l’obiettivo di questo lavoro. Raccontare l’apocalisse della democrazia italiana.File | Dimensione | Formato | |
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