Il saggio è il risultato di una biennale ricerca svolta in Sudafrica a seguito del movimento Rhodes Must Fall, diffusosi in tutto il Paese a partire dall’Università di Cape Town (UCT) per dare il via ad un movimento più ampio che potremmo sintetizzare nell’invocazione “decolonising knowledge”, che sta interessando tutte le istituzioni educative del Paese, in misura più o meno diretta e con reazioni più o meno violente. Il dibattito nelle università è alimentato da forze intellettuali che si sono mobilitate a sostegno del movimento (Ngugi Wa Thiongo, Mahmood Mamdani, Achille Mbembe fra i tanti), scuotendo le istituzioni e traducendosi non solo in prese di posizione da parte di docenti e organizzazioni del corpo studentesco, rispetto al movimento ed alle sue derive, ma anche in veri e propri corsi di studio, destinati ad influenzare profondamente gli altri gradi di istruzione, come si fa evidente al confronto con tanta parte della società civile impegnata nei quartieri (specie in quelli più disagiati) a sostegno dell’educazione formale in ambito urbano, che si organizza per far fronte alle nuove esigenze portate a galla dal movimento.
Da decolonising memory a decolonising knowledge : le conseguenze del movimento RhodesMustFall in Sudafrica : un modello per l’Italia? / C. Fiamingo (AFRICA). - In: Oltreconfine : temi e fonti per lo studio dell’Africa : volume in omaggio a Federico Cresti / [a cura di] A. Baldinetti, M. Cassarino, G. Maimone, D. Melfa. - Prima edizione. - Roma : Aracne, 2019. - ISBN 9788825530568. - pp. 317-334
Da decolonising memory a decolonising knowledge : le conseguenze del movimento RhodesMustFall in Sudafrica : un modello per l’Italia?
C. Fiamingo
2019
Abstract
Il saggio è il risultato di una biennale ricerca svolta in Sudafrica a seguito del movimento Rhodes Must Fall, diffusosi in tutto il Paese a partire dall’Università di Cape Town (UCT) per dare il via ad un movimento più ampio che potremmo sintetizzare nell’invocazione “decolonising knowledge”, che sta interessando tutte le istituzioni educative del Paese, in misura più o meno diretta e con reazioni più o meno violente. Il dibattito nelle università è alimentato da forze intellettuali che si sono mobilitate a sostegno del movimento (Ngugi Wa Thiongo, Mahmood Mamdani, Achille Mbembe fra i tanti), scuotendo le istituzioni e traducendosi non solo in prese di posizione da parte di docenti e organizzazioni del corpo studentesco, rispetto al movimento ed alle sue derive, ma anche in veri e propri corsi di studio, destinati ad influenzare profondamente gli altri gradi di istruzione, come si fa evidente al confronto con tanta parte della società civile impegnata nei quartieri (specie in quelli più disagiati) a sostegno dell’educazione formale in ambito urbano, che si organizza per far fronte alle nuove esigenze portate a galla dal movimento.File | Dimensione | Formato | |
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