La sanzione dell'infamia e il contrasto alla corruzione e al malgoverno nell'amministrazione tardoantica

Late antique imperial constitutions often present an image of governors and public officials as corrupt individuals who abused their public office and failed to fulfill their duties. To counteract this behaviour, the sanctions imposed often consisted of fines; however, they frequently also inflicted the penalty of infamy (infamia), which deprived officials of their reputation, rank and related privileges, and took away their public offices as well as their eligibility to occupy them in the future. It also limited certain other le- gal capacities, leading to social and legal demotion and exclusion. Thus, in- famy became, especially in Late Antiquity, a punitive tool aimed at tackling corruption and promoting good governance.

Le costituzioni imperiali tardoantiche spesso presentano un’immagine dei governatori e dei pubblici funzionari quali uomini corrotti, che abusava- no della loro carica e mancavano ai loro doveri. Per contrastare tali com- portamenti, le sanzioni comminate consistevano spesso nell’irrogazione di multe; più di frequente, però, esse prevedevano la pena dell’infamia, che privava tali funzionari della reputazione, del rango e dei connessi privilegi, inoltre toglieva loro le cariche pubbliche così come l’idoneità a ricoprirle. Tale misura limitava anche altre capacità, determinando una degradazione e un’esclusione sul piano tanto sociale quanto giuridico. L’infamia divenne, così, soprattutto in età tardoantica, uno strumento punitivo finalizzato a combattere la corruzione e a promuovere il buon governo.