Ripetere il cesareo o provare a partorire? Per le donne precesarizzate che non presentino controindicazioni specifiche (vedi oltre) esiste la possibilità di partorire per via vaginale. Come arrivano queste donne a prendere una decisione in merito? E soprattutto, quanto la decisione risulta essere delle donne, e quanto dell’operatore che le segue? Il concetto di base è che si dovrebbe trattare di una scelta, una scelta che spetta alla singola donna, in quanto riguarda la sua salute e quella del suo bambino, ma non solo questo… Riflette la sua visione della gravidanza, del parto e la coinvolge nel profondo, perché è una scelta che riguarda i desideri, le emozioni e le aspirazioni relative ad un’esperienza fondamentale della vita. La scelta è condizionata da esperienze del passato e da aspettative per il futuro, dalle motivazioni più intime e dal vissuto a livello relazionale, affettivo, sessuale; dal rapporto che la donna ha con il proprio corpo, proprio bambino, con il dolore, con la paura. Senza dubbio, oltre alla componente personale di ciascuna donna, nel percorso di scelta, giocano un ruolo fondamentale il back-ground culturale della donna stessa ma anche l’approccio di tipo medico alla gravidanza e al parto che caratterizza la società di oggi. La scelta tra le due modalità di parto infatti, è percepita quasi esclusivamente come una “questione medica”, nella quale spesso, tutte le variabili emotive, esperienziali, progettuali sopra elencate, non trovano spazio o non vengono considerate. Di fatto, è l’insieme delle informazioni e delle conoscenze che la donna acquisisce prima e durante la gravidanza, riguardo gli aspetti clinici di un Travaglio di Prova (TdP) e Parto Vaginale Dopo Cesareo (PVDC) versus Taglio Cesareo elettivo che condiziona altamente la decisione finale. Pertanto, è indubbio che chi si trova a rivestire il ruolo di consulente abbia una grossa responsabilità nell’orientare la scelta delle donne e delle coppie. In questo lavoro vengono confrontate le modalità di consulenza di due punti nascita della città di Milano sulla base dei modelli di counselling previsti in ambito sanitario ed in particolare con riferimento alle regole previste dal “Counselling sistemico” descritte da G. Bert e S. Quadrino.

Taglio cesareo ripetuto o travaglio di prova? Il percorso di scelta della donna precesarizzata : analisi e confronto delle modalità consulenziali tra Clinica Ostetrico-Ginecologica L.Mangiagalli ed Ospedale V.Buzzi / G. Biccari, D. Calistri, G. Bestetti. - [s.l] : null, 2009 Nov 10.

Taglio cesareo ripetuto o travaglio di prova? Il percorso di scelta della donna precesarizzata : analisi e confronto delle modalità consulenziali tra Clinica Ostetrico-Ginecologica L.Mangiagalli ed Ospedale V.Buzzi

D. Calistri
Secondo
;
2009

Abstract

Ripetere il cesareo o provare a partorire? Per le donne precesarizzate che non presentino controindicazioni specifiche (vedi oltre) esiste la possibilità di partorire per via vaginale. Come arrivano queste donne a prendere una decisione in merito? E soprattutto, quanto la decisione risulta essere delle donne, e quanto dell’operatore che le segue? Il concetto di base è che si dovrebbe trattare di una scelta, una scelta che spetta alla singola donna, in quanto riguarda la sua salute e quella del suo bambino, ma non solo questo… Riflette la sua visione della gravidanza, del parto e la coinvolge nel profondo, perché è una scelta che riguarda i desideri, le emozioni e le aspirazioni relative ad un’esperienza fondamentale della vita. La scelta è condizionata da esperienze del passato e da aspettative per il futuro, dalle motivazioni più intime e dal vissuto a livello relazionale, affettivo, sessuale; dal rapporto che la donna ha con il proprio corpo, proprio bambino, con il dolore, con la paura. Senza dubbio, oltre alla componente personale di ciascuna donna, nel percorso di scelta, giocano un ruolo fondamentale il back-ground culturale della donna stessa ma anche l’approccio di tipo medico alla gravidanza e al parto che caratterizza la società di oggi. La scelta tra le due modalità di parto infatti, è percepita quasi esclusivamente come una “questione medica”, nella quale spesso, tutte le variabili emotive, esperienziali, progettuali sopra elencate, non trovano spazio o non vengono considerate. Di fatto, è l’insieme delle informazioni e delle conoscenze che la donna acquisisce prima e durante la gravidanza, riguardo gli aspetti clinici di un Travaglio di Prova (TdP) e Parto Vaginale Dopo Cesareo (PVDC) versus Taglio Cesareo elettivo che condiziona altamente la decisione finale. Pertanto, è indubbio che chi si trova a rivestire il ruolo di consulente abbia una grossa responsabilità nell’orientare la scelta delle donne e delle coppie. In questo lavoro vengono confrontate le modalità di consulenza di due punti nascita della città di Milano sulla base dei modelli di counselling previsti in ambito sanitario ed in particolare con riferimento alle regole previste dal “Counselling sistemico” descritte da G. Bert e S. Quadrino.
10-nov-2009
taglio cesareo ; parto di prova ; counselling
Settore MED/47 - Scienze Infermieristiche Ostetrico-Ginecologiche
Working Paper
Taglio cesareo ripetuto o travaglio di prova? Il percorso di scelta della donna precesarizzata : analisi e confronto delle modalità consulenziali tra Clinica Ostetrico-Ginecologica L.Mangiagalli ed Ospedale V.Buzzi / G. Biccari, D. Calistri, G. Bestetti. - [s.l] : null, 2009 Nov 10.
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