Il ciclo del guanto. Riuso di un’immagine trobadorica nel Canzoniere di Petrarca

Petrarch borrows the image of the glove from troubadour poetry, using it as the focal point for his fragmenta 199-201. An analysis of such a meaningful image in the three sonnets demonstrates how Petrarch looked in particular to the Occitan poetic tradition when composing his Canzoniere, both embracing it as a model and yet at the same time deeply altering it. In fact, Petrarch takes the symbolic meaning associated with the glove and transforms what was a mere rhetorical emblem of gallantry into an expressive means capable of conveying the painful condition of an enamoured subject in a renewed and modern light that is so characteristic of his collection. By comparing Petrarch's works to various poems from the troubadour tradition, the most important of which include the canzones by Giraut de Bornelh and Castelloza, it is thus possible to gain a deeper understanding of the creative process involVed in the construction of Petrarch's Canzoniere.

Petrarca riprende l'immagine del guanto, fulcro dei fragmenta 199-201, dalla lirica trobadorica. L'analisi dei tre sonetti consente dunque di illustrare, attraverso un esempio rappresentativo, le modalità con cui la tradizione poetica, in particolare occitanica, è accolta come modello ed al contempo profondamente trasformata nell'elaborazione del Canzoniere. Sfruttando il valore simbolico associato al guanto, infatti, Petrarca fa di uno spunto retorico galante uno strumento espressivo adeguato a comunicare la dolorosa condizione dell'io innamorato nella rinnovata e più moderna concezione che contraddistingue la sua raccolta. Attraverso il confronto con alcuni passi trobadorici, tra cui spiccano per interesse le canzoni di Giraut de Bornelh e di Castelloza, è stato dunque possibile approfondire la riflessione sui procedimenti compositivi che contraddistinguono il Canzoniere