Introduzione: Nel fumo di sigaretta siano state identificate migliaia di diverse sostanze chimiche pericolose; ciò nonostante la caratterizzazione dei metaboliti urinari di queste sostanze a seguito di esposizione nell'uomo è stata effettuata sono parzialmente. Obiettivo: Lo studio si propone di applicare un approccio metabolomico non mirato all'analisi di campioni di urina di soggetti con diversa abitudine al fumo, allo scopo di identificare i metaboliti derivanti da sostanze tossiche associati. Metodi: Sono stati raccolti campioni estemporanei di urina da 67 soggetti suddivisi in tre gruppi sulla base della loro abitudine al fumo: 38 soggetti erano non fumatori, 7 erano fumatori di sigaretta elettronica e 22 erano fumatori di tabacco. I campioni sono stati analizzati utilizzando la cromatografia liquida accoppiata ad uno spettrometro di massa con tempo di volo, raccogliendo i segnali degli ioni negativi. I dati sono stati processati utilizzando i pacchetti R IPA e MXCMS per correggere i tempi di ritenzione ed effettuare l'allineamento tra i cromatogrammi. Il test ANOVA è stato utilizzato per identificare gli elementi caratteristici che distinguono tra loro i gruppi. Il software BEAMS, sviluppato dall'università di Birmingham, è stato applicato per raggruppare gli addotti e gli isotopi riferiti ad una stessa sostanza ed effettuare una prima annotazione dei picchi. L'annotazione è stata completata confrontando gli spettri di frammentazione ottenuti da standard puri e con il database Metlin, usando il software MS-FINDER Risultati: Nei cromatogrammi ottenuti sono stati identificati complessivamente 3613 segnali, di cui 117 sono risultati diversi nei gruppi studiati. Questi segnali sono stati attribuiti a circa 80 diversi metaboliti, dei quali siamo riusciti ad annotarne putativamente circa la metà. L’identificazione, con un grado di confidenza pari a 1, degli acidi mercapturici dell’acroleina, del 1,3-butadiene, e della crotonaldeide, sostanze risaputamene presenti nel fumo di tabacco, supportano la validità dell’approccio adottato (il grado di confidenza 1 si attribuisce alle molecole identificate con certezza per confronto con lo standard puro). Con un grado di confidenza minore (pari a 2) sono state identificati: il coniugato glucuronide della 3-idrossicotinina e il coniugato solfato del metossifenolo. Infine, con un grado di confidenza 3, sono state identificate numerose altre piccole molecole, escrete come coniugati solfati. Conclusione: L’approccio proposto sembra utile per indagare l’esposizione a miscele di sostanze tossiche nell’uomo. Dato che l’esposizione a miscele di sostanze chimiche, piuttosto che a singoli composti, è una caratteristica peculiare di molti ambienti di lavoro, si reputa che questo approccio apra interessanti prospettive per la medicina del lavoro.

Un approccio metabolomico non mirato per indagare l'esposizione a sostanze tossiche nel fumo di sigaretta / G. Frigerio, R. Mercadante, L. Campo, E. Polledri, L. Olgiati, P. Missineo, L. Boniardi, W.J. Nash, W.B. Dunn, S. Fustinoni. ((Intervento presentato al 82. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML) tenutosi a Trieste nel 2019.

Un approccio metabolomico non mirato per indagare l'esposizione a sostanze tossiche nel fumo di sigaretta

G. Frigerio
Primo
;
R. Mercadante
Secondo
;
L. Campo;E. Polledri;L. Boniardi;S. Fustinoni
Ultimo
2019

Abstract

Introduzione: Nel fumo di sigaretta siano state identificate migliaia di diverse sostanze chimiche pericolose; ciò nonostante la caratterizzazione dei metaboliti urinari di queste sostanze a seguito di esposizione nell'uomo è stata effettuata sono parzialmente. Obiettivo: Lo studio si propone di applicare un approccio metabolomico non mirato all'analisi di campioni di urina di soggetti con diversa abitudine al fumo, allo scopo di identificare i metaboliti derivanti da sostanze tossiche associati. Metodi: Sono stati raccolti campioni estemporanei di urina da 67 soggetti suddivisi in tre gruppi sulla base della loro abitudine al fumo: 38 soggetti erano non fumatori, 7 erano fumatori di sigaretta elettronica e 22 erano fumatori di tabacco. I campioni sono stati analizzati utilizzando la cromatografia liquida accoppiata ad uno spettrometro di massa con tempo di volo, raccogliendo i segnali degli ioni negativi. I dati sono stati processati utilizzando i pacchetti R IPA e MXCMS per correggere i tempi di ritenzione ed effettuare l'allineamento tra i cromatogrammi. Il test ANOVA è stato utilizzato per identificare gli elementi caratteristici che distinguono tra loro i gruppi. Il software BEAMS, sviluppato dall'università di Birmingham, è stato applicato per raggruppare gli addotti e gli isotopi riferiti ad una stessa sostanza ed effettuare una prima annotazione dei picchi. L'annotazione è stata completata confrontando gli spettri di frammentazione ottenuti da standard puri e con il database Metlin, usando il software MS-FINDER Risultati: Nei cromatogrammi ottenuti sono stati identificati complessivamente 3613 segnali, di cui 117 sono risultati diversi nei gruppi studiati. Questi segnali sono stati attribuiti a circa 80 diversi metaboliti, dei quali siamo riusciti ad annotarne putativamente circa la metà. L’identificazione, con un grado di confidenza pari a 1, degli acidi mercapturici dell’acroleina, del 1,3-butadiene, e della crotonaldeide, sostanze risaputamene presenti nel fumo di tabacco, supportano la validità dell’approccio adottato (il grado di confidenza 1 si attribuisce alle molecole identificate con certezza per confronto con lo standard puro). Con un grado di confidenza minore (pari a 2) sono state identificati: il coniugato glucuronide della 3-idrossicotinina e il coniugato solfato del metossifenolo. Infine, con un grado di confidenza 3, sono state identificate numerose altre piccole molecole, escrete come coniugati solfati. Conclusione: L’approccio proposto sembra utile per indagare l’esposizione a miscele di sostanze tossiche nell’uomo. Dato che l’esposizione a miscele di sostanze chimiche, piuttosto che a singoli composti, è una caratteristica peculiare di molti ambienti di lavoro, si reputa che questo approccio apra interessanti prospettive per la medicina del lavoro.
Italian
25-set-2019
Settore MED/44 - Medicina del Lavoro
Presentazione
Intervento inviato
Comitato scientifico
Pubblicazione scientifica
Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML)
Trieste
2019
82
Società Italiana di Medicina del Lavoro
Università degli Studi di Trieste
Convegno nazionale
G. Frigerio, R. Mercadante, L. Campo, E. Polledri, L. Olgiati, P. Missineo, L. Boniardi, W.J. Nash, W.B. Dunn, S. Fustinoni
Un approccio metabolomico non mirato per indagare l'esposizione a sostanze tossiche nel fumo di sigaretta / G. Frigerio, R. Mercadante, L. Campo, E. Polledri, L. Olgiati, P. Missineo, L. Boniardi, W.J. Nash, W.B. Dunn, S. Fustinoni. ((Intervento presentato al 82. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML) tenutosi a Trieste nel 2019.
Prodotti della ricerca::14 - Intervento a convegno non pubblicato
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open
Conference Object
10
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