When Peggy Guggenheim arrived in Venice and decided in 1948 to make the city her permanent home, she roused great expectations in the art world, especially among young artists, that, unfortunatelly, went unfulfilled. The essay analized the Peggy Guggneheim’s relationships with artists, critics, dealers and institutions in Venice in Postwar period and during 1950s and pointed out that Guggenheim’s propsects were unlike of Italians, thus more than unfulfilled hopes, they were misguided expectations. Moreover the essay focused on Italian artworks in Peggy Guggnehim collection.

L’arrivo di Peggy Guggenheim a Venezia e la decisione di fare della città lagunare la sua residenza stabile a partire dal 1948 catalizzarono grandi aspettative nel mondo dell’arte e, in particolare, tra i giovani artisti; aspettative, purtroppo, andate deluse. Il saggio analizza le vicende e i rapporti con artisti, galleristi e istituzioni intessute da Peggy Guggneheim a Venezia nel secondo dopoguerra e durante gli anni ’50, mettendo in evidenza di come le prospettive della collezionista americana fossero diverse da quelle degli italiani, per cui, più che di speranze deluse, si dovrebbe parlare di aspettative errate. Il saggio, inoltre, mette in relazione tali vicende con l’analisi dell’ingresso di opere italiane all’interno della collezione Peggy Guggenheim.

Speranze deluse o aspettative errate: Peggy Guggenheim e l’arte italiana / D. Colombo - In: Peggy Guggenheim : l’ultima dogaressa / [a cura di] K.P.B. Vail, V. Greene. - [s.l] : The Solomon R. Guggenheim Foundation, 2019 Dec. - ISBN 9788829701285. - pp. 143-153

Speranze deluse o aspettative errate: Peggy Guggenheim e l’arte italiana

D. Colombo
2019

Abstract

When Peggy Guggenheim arrived in Venice and decided in 1948 to make the city her permanent home, she roused great expectations in the art world, especially among young artists, that, unfortunatelly, went unfulfilled. The essay analized the Peggy Guggneheim’s relationships with artists, critics, dealers and institutions in Venice in Postwar period and during 1950s and pointed out that Guggenheim’s propsects were unlike of Italians, thus more than unfulfilled hopes, they were misguided expectations. Moreover the essay focused on Italian artworks in Peggy Guggnehim collection.
L’arrivo di Peggy Guggenheim a Venezia e la decisione di fare della città lagunare la sua residenza stabile a partire dal 1948 catalizzarono grandi aspettative nel mondo dell’arte e, in particolare, tra i giovani artisti; aspettative, purtroppo, andate deluse. Il saggio analizza le vicende e i rapporti con artisti, galleristi e istituzioni intessute da Peggy Guggneheim a Venezia nel secondo dopoguerra e durante gli anni ’50, mettendo in evidenza di come le prospettive della collezionista americana fossero diverse da quelle degli italiani, per cui, più che di speranze deluse, si dovrebbe parlare di aspettative errate. Il saggio, inoltre, mette in relazione tali vicende con l’analisi dell’ingresso di opere italiane all’interno della collezione Peggy Guggenheim.
Peggy Guggenheim; secondo dopoguerra; Tancredi; Edmondo Bacci; arte moderna italiana; Biennale di Venezia
Settore L-ART/03 - Storia dell'Arte Contemporanea
Settore L-ART/04 - Museologia e Critica Artistica e del Restauro
dic-2019
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