L’improvvisa morte in culla di un neonato è un evento tragico e doloroso che nessuna famiglia dovrebbe mai dover affrontare. Ad oggi purtroppo nemmeno in seguito ad un’analisi approfondita del caso, completa di autopsia, si è in grado di definire la causa di tale evento. In seguito alla campagna back to sleep gli studi mostrano un importante diminuzione del tasso di morti in culla. Tuttavia ad oggi la SIDS è la prima causa di morte tra il primo mese e il primo anno di vita; ciò è legato al fatto che malattie che possono mettere a rischio la vita del bambino vengono diagnosticate in tempo, prevenute, o curate con successo. Grazie allo studio condotto presso la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, nell’ambito dell’Ambulatorio Sudden Infant Death Syndrome (SIDS), sono stati analizzati casi di bambini ritenuti a rischio, mantenendoli monitorati 24 ore su 24. Il dispositivo/monitor registrava una serie di parametri che successivamente sono stati studiati per individuare possibili “segni sentinella”. Lo scopo di questo elaborato è quello di individuare alla luce dello studio condotto e della letteratura, possibili accorgimenti per la prevenzione della sindrome della morte in culla da parte della professionista ostetrica, in modo tale da favorire i genitori con informazioni complete per comportamenti corretti.
La previdenza della SIDS / V.S.E. Gomez, L. Malgrati, P.A. Mauri. - [s.l] : Università degli Studi di Milano, 2019 Nov.
La previdenza della SIDS
L. MalgratiSecondo
Validation
;P.A. MauriUltimo
Conceptualization
2019
Abstract
L’improvvisa morte in culla di un neonato è un evento tragico e doloroso che nessuna famiglia dovrebbe mai dover affrontare. Ad oggi purtroppo nemmeno in seguito ad un’analisi approfondita del caso, completa di autopsia, si è in grado di definire la causa di tale evento. In seguito alla campagna back to sleep gli studi mostrano un importante diminuzione del tasso di morti in culla. Tuttavia ad oggi la SIDS è la prima causa di morte tra il primo mese e il primo anno di vita; ciò è legato al fatto che malattie che possono mettere a rischio la vita del bambino vengono diagnosticate in tempo, prevenute, o curate con successo. Grazie allo studio condotto presso la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, nell’ambito dell’Ambulatorio Sudden Infant Death Syndrome (SIDS), sono stati analizzati casi di bambini ritenuti a rischio, mantenendoli monitorati 24 ore su 24. Il dispositivo/monitor registrava una serie di parametri che successivamente sono stati studiati per individuare possibili “segni sentinella”. Lo scopo di questo elaborato è quello di individuare alla luce dello studio condotto e della letteratura, possibili accorgimenti per la prevenzione della sindrome della morte in culla da parte della professionista ostetrica, in modo tale da favorire i genitori con informazioni complete per comportamenti corretti.Pubblicazioni consigliate
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