La pratica della mummificazione di animali conosce in Egitto una diffusione durante il Periodo Tardo, per poi esplodere in età ellenistica e ancor più romana. Intere necropoli di ogni tipo di animali, offerti agli dei di riferimento come ex-voto e come veicolo privilegiato delle richieste inviate dai fedeli alle divinità, sono state scavate, in tutte le aree dell'Egitto. Si tratta d milioni di mummie di animali, alcuni di piccola taglia, come ibis e falchi, altri più difficili da gestire, quali babbuini o coccodrilli. I templi sono responsabili della produzione di tali mummie, dell'allevamento degli animali e della vendita ai pellegrini. Tutta questa organizzazione comporta evidentemente costi ingenti da una parte, ricavi significativi dall'altra. L'esistenza attestata archeologicamente di false mummie o mummie vuote dell'animale rappresentato dalle bende, e solo costituite di detriti, fango o frammenti ossei vari, sembra suggerire un business gestito dai sacerdoti, sopratutto quando l'esterno della mummia presenta elementi esornativi preziosi, che quindi comportano prezzi alti di vendita dei manufatti. Il saggio approfondisce dunque tutti i risvolti economici di questa pratica cultuale, cercando di valutarne l'importanza nella generale situazione economica dei templi autoctoni in età ellenistica e romana.
Économie du culte des animaux sacrés en Égypte hellénistique et romaine / S. Bussi - In: Creatures of earth, water, and sky : essays on animals in ancient Egypt and Nubia / [a cura di] S. Porcier, S. Ikram, S. Pasquali. - Prima edizione. - Leiden : Sidestone Press, 2019. - ISBN 9789088907722. - pp. 119-126
Économie du culte des animaux sacrés en Égypte hellénistique et romaine
S. Bussi
2019
Abstract
La pratica della mummificazione di animali conosce in Egitto una diffusione durante il Periodo Tardo, per poi esplodere in età ellenistica e ancor più romana. Intere necropoli di ogni tipo di animali, offerti agli dei di riferimento come ex-voto e come veicolo privilegiato delle richieste inviate dai fedeli alle divinità, sono state scavate, in tutte le aree dell'Egitto. Si tratta d milioni di mummie di animali, alcuni di piccola taglia, come ibis e falchi, altri più difficili da gestire, quali babbuini o coccodrilli. I templi sono responsabili della produzione di tali mummie, dell'allevamento degli animali e della vendita ai pellegrini. Tutta questa organizzazione comporta evidentemente costi ingenti da una parte, ricavi significativi dall'altra. L'esistenza attestata archeologicamente di false mummie o mummie vuote dell'animale rappresentato dalle bende, e solo costituite di detriti, fango o frammenti ossei vari, sembra suggerire un business gestito dai sacerdoti, sopratutto quando l'esterno della mummia presenta elementi esornativi preziosi, che quindi comportano prezzi alti di vendita dei manufatti. Il saggio approfondisce dunque tutti i risvolti economici di questa pratica cultuale, cercando di valutarne l'importanza nella generale situazione economica dei templi autoctoni in età ellenistica e romana.File | Dimensione | Formato | |
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