Between 1250 and 1266 the marquis Oberto Pelavicino became lord of some of the main cities in Lombardy of the thir- teenth-century, after holding the title of imperial Vicar under the reign of Federico II and Corrado IV: Cremona, Piacenza, Pavia, Vercelli, Milano, Brescia, Alessandria e Tortona. It has been possible to analyse the government's system that the marquis put into place through the prosopographic cataloguing/filing of all the podestà that Pelavicino had sent in the different towns under his control. On one hand the rectores social profile and political membership show how families and groups supported him in the different centres, on the other one, the officers' geographical origin and the study on their circulation offer an interpretative framework of how Pelavicino administered his dominio. Therefore, the study of the Palavicinian mayors has pointed out the different ways through which the marquis relied to the cities, highlighting the domain’s specificity and allowing a view on the lordship that is attentive to every different city’s reality, but in a prospective that is able to take into account the domain’s over-local dimension at the same time.

Il marchese Oberto Pelavicino, dopo aver ricoperto la carica di vicario imperiale sotto Federico II e Corrado IV, tra il 1250 e il 1266 fu signore di alcune tra le principali città della Lombardia duecentesca: Cremona, Piacenza, Pavia, Vercelli, Milano, Brescia, Alessandria e Tortona. È stato possibile analizzare il sistema di governo messo in atto dal marchese attraverso la schedatura prosopografica dei podestà inviati dal Pelavicino nei vari centri da lui controllati: da una parte il profilo sociale e l’appartenenza politica dei rettori mostrano quali furono le famiglie e i gruppi che lo appoggiarono nei diversi centri, dall’altra le provenienze geografiche e lo studio della circolazione degli ufficiali offrono un quadro interpretativo di come il Pelavicino amministrò una così vasta compagine territoriale. Pertanto, lo studio dei podestà pelaviciniani ha fatto emergere i diversi modi con cui il marchese si rapportò con le città, evidenziando le specificità del dominio e consentendo una visione della signoria attenta ad ogni diversa realtà cittadina ma allo stesso tempo capace di tenere conto della dimensione sovra locale del dominio.

I podestà di Oberto Pelavicino nell’Italia settentrionale (1250-1266) / M. Moglia. - In: MÉLANGES DE L'ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME. MOYEN AGE. - ISSN 1123-9883. - 131:1(2019), pp. 193-206.

I podestà di Oberto Pelavicino nell’Italia settentrionale (1250-1266)

M. Moglia
2019

Abstract

Between 1250 and 1266 the marquis Oberto Pelavicino became lord of some of the main cities in Lombardy of the thir- teenth-century, after holding the title of imperial Vicar under the reign of Federico II and Corrado IV: Cremona, Piacenza, Pavia, Vercelli, Milano, Brescia, Alessandria e Tortona. It has been possible to analyse the government's system that the marquis put into place through the prosopographic cataloguing/filing of all the podestà that Pelavicino had sent in the different towns under his control. On one hand the rectores social profile and political membership show how families and groups supported him in the different centres, on the other one, the officers' geographical origin and the study on their circulation offer an interpretative framework of how Pelavicino administered his dominio. Therefore, the study of the Palavicinian mayors has pointed out the different ways through which the marquis relied to the cities, highlighting the domain’s specificity and allowing a view on the lordship that is attentive to every different city’s reality, but in a prospective that is able to take into account the domain’s over-local dimension at the same time.
Il marchese Oberto Pelavicino, dopo aver ricoperto la carica di vicario imperiale sotto Federico II e Corrado IV, tra il 1250 e il 1266 fu signore di alcune tra le principali città della Lombardia duecentesca: Cremona, Piacenza, Pavia, Vercelli, Milano, Brescia, Alessandria e Tortona. È stato possibile analizzare il sistema di governo messo in atto dal marchese attraverso la schedatura prosopografica dei podestà inviati dal Pelavicino nei vari centri da lui controllati: da una parte il profilo sociale e l’appartenenza politica dei rettori mostrano quali furono le famiglie e i gruppi che lo appoggiarono nei diversi centri, dall’altra le provenienze geografiche e lo studio della circolazione degli ufficiali offrono un quadro interpretativo di come il Pelavicino amministrò una così vasta compagine territoriale. Pertanto, lo studio dei podestà pelaviciniani ha fatto emergere i diversi modi con cui il marchese si rapportò con le città, evidenziando le specificità del dominio e consentendo una visione della signoria attenta ad ogni diversa realtà cittadina ma allo stesso tempo capace di tenere conto della dimensione sovra locale del dominio.
podestà; signoria; 13th century,;northern Italy; Oberto Pelavicino; vicars; political entourage; factions
Settore M-STO/01 - Storia Medievale
2019
https://journals.openedition.org/mefrm/5010
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